“Il Torino Film Festival” Manifestazione Culturale e Artistica non è Accessibile ai Disabili

Disabile su sedia a rotelleA dispetto del regolamento del Consiglio comunale di Torino e di una delibera della Regione Piemonte che prescrivono l’obbligatorietà della accessibilità per manifestazioni patrocinate dai due enti; il comune di Torino, addirittura, prevede di revocare patrocinio e contributo, ove concesso, a quelle manifestazioni che non si attengano a tale disposto normativo.

Il Torino Film Festival, a dispetto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, si svolge in sale inaccessibili, discriminando le persone disabili dalla cultura: una discriminazione tanto più inaccettabile in una città e in una regione che da tempo si propongono come territorio all’avanguardia nella tutela e nell’integrazione delle persone con disabilità. Il Torino Film Festival è inaccessibile, nonostante la richiesta scritta da parte degli uffici competenti obblighi gli organizzatori a certificare l’accessibilità delle strutture in cui la manifestazione si svolge: una procedura che la CPD conosce bene, visto che ha dovuto espletarla anche per gli eventi che sta organizzando, come sempre, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità.

Una norma voluta dal consigliere Monica Cerutti che proprio in queste ore sta mobilitando il Consiglio comunale per identificare adeguate contromisure. Norma adottata anche dalla Regione Piemonte su sollecitazione dell’Assessore alla Cultura Gianni Oliva. Paolo Osiride Ferrero, presidente CPD; Piergiorgio Maggiorotti, segretario regionale FISH; Enzo Tomatis, referente regionale FAND: “Ringraziando come sempre Monica Cerutti e Gianni Oliva per il loro impegno, CPD, Fish e Fand sottolineano come la rispondenza ai requisiti richiesti non possa in ogni caso essere verificata a posteriori, e si offrono, come già fatto a suo tempo, per collaborare con i competenti uffici comunali per verificare a priori l’accessibilità delle manifestazioni che facciano richiesta di patrocinio e contributo. Vista la rilevanza dell’evento, risulta a questo punto necessario che si ponga rimedio, cambiando la sale inaccessibili con altre in cui non siano attuate altre intollerabili discriminazioni. In caso contrario venga applicata la normativa e siano ritirati i patrocini e il contributo del Comune di Torino”.

FONTE:

NuovaSocieta.it

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