Dall’anno prossimo, in via sperimentale, i bresciani affetti da disabilità potranno utilizzare i mezzi pubblici con uno sconto del dieci per cento. La convenzione, stipulata tra Brescia Trasporti e Fand ( Federazione associazioni nazionali disabili), prevede che dal primo gennaio gli invalidi iscritti all’Anmic (mutilati e invalidi civili), all’Anmil (mutilati e invalidi del lavoro), Unms (mutilati per servizio), Ens (sordomuti) e Uici (ciechi e ipovedenti) possano godere per un anno di una riduzione sul costo mensile dell’abbonamento.
Le categorie di invalidità individuate rientrano nella fascia dal 30 al 99 per cento senza richiesta di certificazione Isee. «Con questa convenzione abbiamo accolto la richiesta di sostegno che ci è arrivata dalle associazioni – ha spiegato il presidente di Brescia Trasporti Andrea Gervasi -: è una piccola cosa, ma un modo per dire che ci siamo». Chi volesse richiedere l’abbonamento a prezzo scontato dovrà rivolgersi ad una delle associazioni del Fand e compilare un modulo apposito, controfirmato dal presidente dell’ente per favorire la massima trasparenza ed evitare abusi o usi impropri.
LE ASSOCIAZIONI hanno ben accolto l’offerta di supporto, anche se per aiutare il mondo della disabilità c’è ancora molto da fare: «C’è il problema delle barriere architettoniche – ha spiegato il presidente Fand Cristoforo Bassi -: accomuna le nostre associazioni in rappresentanza di 50mila disabili bresciani». «Siamo grati per lo sconto, ma per chi non vede è molto difficile prendere un bus a Brescia – ha sottolineato il presidente Uici Claudio Romano -: in altre città ci sono dispositivi acustici per capire se l’autobus è in arrivo e quale linea sia tra le tante che fermano, oggi qui non è ancora così e ci auguriamo che presto si possa fare qualcosa». Anche dal punto di vista dei disagi, per chi soffre di invalidità ambulatorie c’è molto da fare: delle 1.700 fermate si sta lavorando per adeguarne circa 430, progetto già nei programmi del Comune. «Pure per quanto riguarda i mezzi vorremmo far qualcosa – ha spiegato Gervasi -, ma i costi sono davvero ingenti». Fiore all’occhiello del servizio resta «Hbus», trasporto attrezzato porta a porta su richiesta: destinato a persone impossibilitate all’uso dei mezzi pubblici, è utilizzato da circa ottanta disabili della città.MI. BO.
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