A Genova Cinque Disabili Lasciati a Piedi per l’Abolizione del Servizio Taxi

taxi-sociale«Ci hanno chiamato i tassisti per dire che stamattina (ieri, ndr) non sarebbero venuti a prenderci, data una disposizione arrivata loro dal Comune… Abbiamo saputo così che il servizio era stato sospeso per la neve». Matteo Bagnara è uno dei cinque disabili genovesi che usufruisce del servizio di trasporto taxi a chiamata per andare a lavorare. Gli altri, molti di più, sono serviti da cooperative sociali. Ogni mattina, lui che abita ad Albaro, fa una telefonata al Radiotaxi per chiedere un’auto che lo accompagni al lavoro nel suo ufficio alla Erg del Vtc. Un servizio per il quale Bagnara paga un piccolo abbonamento mensile e che per il resto è garantito dal Comune. Ma ieri mattina, lui che a lavorare ci è andato, ha dovuto arrangiarsi facendosi accompagnare dal padre.

«Mi chiedo come sia possibile che un servizio come quello del taxi per i disabili venga sospeso sulla base delle sole previsioni del tempo – spiega Matteo Bagnara – In fondo i taxi ieri andavano. Sarei stato io stesso a decidere di prendere un giorno di ferie in caso di forte nevicata e impedimento a uscire di casa. Per un disabile è ancora più difficile e pericoloso uscire se il clima non è buono». Ma c’è di più. Dal Comune, infatti, nonostante le mail e le telefonate inviate da Bagnara per chiedere spiegazioni non c’è stata risposta alcuna.

Il caso ha provocato la reazione delle forze di opposizione in Comune. Un’interpellanza è stata presentata dal capogruppo del Pdl in Comune, Raffaella Della Bianca che cha chiesto al sindaco perché «e è stato deciso dal Comune di Genova di sospendere il servizio trasporto taxi per lavoratori disabili, considerato che gli stessi avevano necessità di recarsi comunque sul posto di lavoro». Il consigliere Stefano Balleari (Pdl) è intervenuto invece sul problema della chiusura delle scuole. «Tenuto conto dei forti disagi che tale decisione avrebbe provocato a molte famiglie di lavoratori con figli in età scolare e visto che alla fine non è nevicato come peraltro qualche altro esperto aveva previsto – chiede Balleari – non sarebbe stato più utile per la cittadinanza prevedere una sospensione delle lezioni, ma garantire l’apertura delle scuole, soprattutto primarie, per consentire ai tanti genitori che lavorano di poter contare su un vero e proprio servizio al pubblico?».

FONTE:

IlGiornale.it

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