Arrivano da Surrey, una regione a sud di Londra. Sono 98 studenti ‘con esigenze speciali’, accompagnati da 42 insegnanti e assistenti, e trascorrono la settimana a Prato Nevoso. Da 12 anni il responsabile del gruppo, Alan Cottle, fa affidamento sulla Scuola Sci Prato Nevoso per far trascorrere ai giovani un periodo di vacanza. “Nella nostra zona, abbiamo oltre 400 scuole e 20 di queste sono per studenti con esigenze speciali. Il gruppo che è con noi quest’anno proviene da 13 di esse. Sono studenti con disabilità fisiche e mentali di vario tipo: autismo, sindrome di Down, paralisi cerebrali, epilessia, ritardo dello sviluppo, disgrafia e molteplici e profonde difficoltà di apprendimento. Alcuni di essi hanno una mobilità molto povera, tale da far sì che trascorrano parte delle loro giornate sulla sedia a rotelle”.A Prato Nevoso, racconta Cottle, il gruppo ha trovato una “seconda casa”, grazie all’amicizia che si è creata negli anni con i maestri di sci, il personale dell’albergo in cui i giovani risiedono con i loro accompagnatori e con la società che gestisce gli impianti, che permette loro di lasciare l’attrezzatura sportiva nei propri locali, in modo che i ragazzi non debbano spostarla ogni giorno dall’albergo alle piste. Anche i nuovi impianti, seggiovie e tapis roulant, sono adatti alle esigenze degli studenti, che possono utilizzarle con poca assistenza da parte degli insegnanti.
“Per lavorare con i ragazzi che hanno esigenze speciali sono importanti la collaborazione e l’intesa tra le persone che li circondano – continua Cottle -, insegnanti, assistenti e maestri di sci. Bisogna avere un obiettivo comune: quello di far progredire ciascuno studente il più possibile. Tutto questo noi l’abbiamo trovato a Prato Nevoso ed è per questo che torniamo ogni anno: lavoriamo tutti in stretto contatto per ottenere il miglior risultato. Il rapporto che c’è con i maestri dura da molti anni, ci conosciamo e so cosa aspettarmi. Quest’anno poi siamo stati aiutati in modo particolare dai maestri di sci che si stanno specializzando per lavorare con i disabili. È stato importante per noi: ad alcuni di loro piace lavorare con i nostri ragazzi. Lo sci dura solo una settimana, ma gli effetti di questo periodo durano a lungo: gli studenti acquistano maggior indipendenza e soprattutto maggior fiducia in loro stessi e nelle loro possibilità”. Soddisfatto dell’esperienza anche il direttore della Scuola sci Prato Nevoso, Sergio Baracco. “Questo gruppo di ragazzi disabili rappresenta l’orgoglio della nostra Scuola. Sapere che la nostra stazione è fortemente apprezzata anche all’estero per il suo straordinario campo – scuola, e che i maestri riescono a svolgere con entusiasmo questo lavoro impegnativo mi rende particolarmente felice. Alcuni ragazzi, con disabilità lieve, riescono a sciare in autonomia raggiungendo tecnicamente dei risultati soddisfacenti. Per altri invece la finalità è la ‘terapia dell’aria’: trascorrere 4 ore sulla neve, ogni giorno della settimana, respirare aria di montagna e stare lontani dalle loro famiglie. Alla fine del periodo a Prato Nevoso a volte riescono ad ottenere ottimi risultati di equilibrio sugli sci, rispetto alla loro normale deambulazione quotidiana”.
FONTE:
TargatoCn.it