Giornata Europea del 112

Il 112, in Italia, è conosciuto come il numero per chiamare i carabinieri. Eppure ieri, 11 febbraio, è stata la seconda giornata europea del 112 come linea gratuita in tutta Europa per le emergenze. Le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, nel contesto di questa giornata europea, hanno ribadito l’impegno perché il 112 sia al più presto accessibile a tutti i disabili.

REACH 112 è un progetto triennale partito nel luglio 2009 in cinque Paesi (Svezia, Regno Unito, Francia, Spagna e Olanda), che si propone di mettere in atto maniere diverse di comunicazione con polizia, autoambulanze, vigili del fuoco etc.: dalla videoscrittura alla lingua dei segni,  dalla lettura delle labbra a conversazioni a voce via voip (lo stesso protocollo utilizzato da Skype, per intenderci), o sfruttando una o più di queste alternative. Inoltre si sta pensando a un sistema per mettere in contatto i disabili fra loro, sempre attraverso il 112.

Ciò permetterebbe alle persone con disabilità di avere parità di accesso a un servizio tanto importante e di sviluppare quella che viene pomposamente chiamata la “conversazione totale”, attraverso diversi canali e possibile sia da telefonia fissa che in mobilità e, idealmente, in tutti gli Paesi Ue. Ma in Italia, come dicevamo all’inizio, siamo ancora parecchio indietro: il numero unico non è stato attivato, chi chiama il 112 si sente ancora rispondere dai carabinieri  e il nostro Paese è stato già richiamato al rispetto della normativa comunitaria dalla Commissione Ue. Fra un anno si celebrerà la terza giornata europea del 112 e si potranno valutare i primi passi avanti del progetto per un numero accessibile ai disabili. Speriamo, inoltre, che chiamando il 112 dall’Italia, per quel giorno non ci si sentirà più rispondere da un appuntato o da un maresciallo.

FONTE:

SuperAbile.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *