Queste parole con cui Giuseppe, un giovane disabile, che descrive la sua esperienza nel Centro Diurno che lo ospita e queste sono anche le parole scelte per il titolo del libro, appena pubblicato, che racconta la storia dei Centri Diurni per disabili del Distretto di Sassuolo.
Si tratta di quattro strutture, una a Formigine, una a Vitriola di Montefiorino e due a Sassuolo che ospitano in totale circa settanta ragazzi che frequentano con modalità diverse in base alle esigenze personali e della famiglia.
Nati oltre 25 anni fa tra le prime esperienze di accoglienza diurna di persone disabili in Emilia Romagna e in Italia, questi Centri rivestono oggi una considerevole importanza nell’organizzazione delle politiche socio sanitarie e sono diventati patrimonio consolidato nel panorama dei servizi presenti nel territorio distrettuale, ponendosi come parte integrante della comunità.
Questo è uno dei motivi che hanno spinto il Distretto sanitario di Sassuolo e la cooperativa sociale Gulliver di Modena, che ormai da anni gestisce i Centri in convenzione, a raccontarne la storia: come e perché sono nati, quali trasformazioni hanno attraversato, cosa rappresentano attualmente.
Diversamente da ciò che si potrebbe immaginare, il libro non contiene un resoconto dettagliato sull’organizzazione, sulla programmazione educativa o sulle attività svolte.
Si è scelto, infatti, di raccontare i Centri Diurni principalmente attraverso la voce dei protagonisti per far emergere le esperienze di vita delle tante persone che, a diverso titolo e sia dall’interno sia dall’esterno, hanno contraddistinto il lungo percorso dei Centri dalla loro nascita fino ad oggi.
Gli autori stessi sono tra i protagonisti di tale percorso: Lorenzo Morini, responsabile del Servizio disabili adulti del Distretto di Sassuolo, Paola Pedretti, responsabile dei centri diurni per il Distretto di Sassuolo e Giulia Manzini coordinatrice dei centri diurni per la cooperativa Gulliver.
Nel libro i loro racconti lasciano spesso il posto alle parole dei ragazzi disabili, dei famigliari e degli educatori, che si alternano nelle pagine insieme a tante fotografie che illustrano sia i momenti di vita quotidiana all’interno dei Centri che qualche occasione particolare.
Oltre a ciò si leggono interventi che sottolineano il significato dei Centri Diurni per l’intera collettività: si tratta delle interviste al presidente dell’ANFFAS sassolese Silvano Menabue, al Sindaco di Montefiorino Maurizio Paladini, al sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi e a Laura Tosi e Fabrizio Righi rispettivamente sindaco di Sassuolo e Formigine dal 1995 a giugno 2004.
Questa molteplicità di voci testimonia la valenza dei Centri Diurni sotto diversi profili: umano, sociale e istituzionale.
“… e amici tutti voi” non vuole essere la tappa conclusiva della risposta del territorio al problema dell’handicap, si pone anzi come ulteriore testimonianza dell’attenzione continua rivolta al tema e della volontà dei soggetti coinvolti (i Comuni, l’Azienda USL, le Cooperative, il Volontariato, ecc) di proseguire il lavoro per raggiungere altri importanti obiettivi e fornire risposte adeguate ad esigenze sempre più complesse. Prova ne sia, ad esempio, il fatto che i Centri Diurni di Sassuolo e Formigine, tra i primi in Italia, hanno appena ottenuto la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità (UNI EN ISO 9001:2000).
Chiunque sia interessato, potrà ricevere gratuitamente una copia del libro contattando il Servizio Sociale del Distretto sanitario di Sassuolo (0536/863715) oppure la Cooperativa Gulliver di Modena (059/453311).
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