Piergiorgio Piu, della segreteria regionale dell’Ugl-Sardegna, dichiara che il sindacato si è fatto promotore di una iniziativa per sensibilizzare tutti i consiglieri regionali sardi per presentare la proposta ed arrivare ad una sua celere approvazione. Sono ormai sette le regioni italiane dove è stata presentata la proposta di legge, elaborata dall’Ufficio H dell’Ugl, relativa all’istituzione di un fondo regionale per la tutela delle persone non autosufficienti.Il Friuli Venezia Giulia è stata l’ultima regione, in ordine di tempo, dopo Campania, Molise, Sicilia, Basilicata, Marche e Puglia, ora potrebbe essere la Sardegna la prossima regione. Il coordinatore si dice convinto che l’approvazione della proposta di legge formulata dall’Ugl, potrà realizzare la programmazione degli interventi per garantire una puntuale rispondenza fra obiettivi e risorse finanziarie, il coordinamento fra i diversi soggetti, pubblici e privati, l’indirizzo ed il finanziamento degli interventi a favore delle persone non autosufficienti. Al finanziamento del Fondo regionale concorrerebbero, secondo la proposta del sindacato, le risorse previste dalla legge 328 del 2000, una quota dell’ICI, parte dell’addizionale regionale dell’imposta regionale sul reddito e le erogazioni delle fondazioni bancarie, società ed enti.Con questa proposta, l’Ugl non vuole invadere le competenze del Servizio Sanitario Nazionale, infatti, il Fondo provvede, tramite i Comuni, alla erogazione delle prestazioni economiche e socio-assistenziali agli aventi diritto, tenendo conto e procedendo al coordinamento ed alla razionalizzazione degli interventi e servizi esistenti e concretamente erogati ai soggetti beneficiari. L’ auspicio è che, al di là degli schieramenti politici, la Regione Sardegna possa approvare questa proposta di legge, che potrebbe diventare un modello anche per le altre realtà del nostro Paese.