Abbattimento delle barriere architettoniche e la costruzione di una passerella fissa che collega i servizi con la spiaggia. Lettini modificati e canoe polinesiane accessibili a tutti. Con il progetto pilota “Spiaggia LiberAtutti” lanciato dalla provincia di Rimini nel giugno del 2007, oggi le spiagge sulla riviera romagnola sono tra le prime destinazioni turistiche in Europa a essere dotate di stabilimenti balneari completamente accessibili ai disabili. “Nei cinque bagni che hanno aderito al progetto – spiega Marco Briani dell’Unità sviluppo sostenibile della provincia di Rimini – sono state realizzate anche una passerella fissa che arriva fino all’acqua e una rotatoria al termine della pedana con un punto di scambio che permette il passaggio dalle carrozzine normali alle sedie-sdraio galleggianti per i disabili”.
Il progetto di ammodernamento delle strutture comprende anche una serie di servizi per l’autonomia: “Ad esempio – continua Briani – oltre ai servizi igienici e alla cabina spogliatoio dotata di doccia flessibile e di seduta, all’ingresso della struttura è stato disposto un percorso e una mappa tattile su leggio a pavimento che permette la lettura di tutti si servizi disponibili anche ai non vedenti. Presenti anche lettini rialzati opportunamente modificati e per chi ha voglia di fare una gita a largo, ogni struttura balneare dispone di una canoa polinesiana equipaggiata di tutto punto”. Partiti tre anni fa con l’inaugurazione del bagno Giulia (n. 85) di Riccione, oggi le strutture che hanno attuato il percorso di abbattimento delle barriere sono altre quattro: una a Cattolica (bagno n.33), bagno 27e bagno 38 a Rimini, bagno Secondo (n.32) a Riccione. Il costo dell’operazione di adattamento è costato attorno ai 45mila euro, di cu il 30% finanziato dalla Provincia.
FONTE:
Ottimo servizio sperando che poter usufruire di una città a portata di tutti non abiti solo nei sogni disabili.
Proposta : ora di educazione civica fare una uscita con una carozzna e annotarè le difficoltà