10 Ottobre 2010: Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down

Si rinnoverà anche quest’anno, domenica 10 ottobre, l’appuntamento con la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, organizzata dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), che in oltre duecento punti d’incontro in tutta Italia vedrà i volontari distribuire materiale informativo sulla sindrome di Down e offrire una  L’immagine ufficiale della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down 2010 tavoletta/messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) in cambio di un contributo per sostenere i progetti delle ottanta associazioni che fanno capo al CoorDown stesso. Al centro dell’evento ci sarà quest’anno la scuola, con un obiettivo inderogabile: una vera inclusione scolastica degli alunni con sindrome di Down. «Una scuola di qualità – spiega Sergio Silvestre, coordinatore nazionale di CoorDown – è un diritto e da sempre è in cima alla lista delle nostre priorità. Il tema, quest’anno, è purtroppo ancor più di attualità, a causa di decisioni politiche ed economiche che, invece di agevolare, penalizzano il percorso formativo degli alunni con sindrome di Down: la composizione di classi di venticinque-trenta alunni, gli avvicendamenti e i ritardi nelle nomine degli insegnanti di sostegno, la mancanza di un tetto massimo di alunni con disabilità nella stessa classe, la consuetudine di accorpare gli alunni con disabilità con un unico insegnante di sostegno fuori della classe e l’utilizzo dell’insegnante di sostegno per supplenze». Più in generale con la Giornata Nazionale si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, per creare una nuova cultura che superi i pregiudizi e i luoghi comuni che ancora accompagnano le persone con sindrome di Down. «Oggi – aggiunge Silvestre – sono numerose le persone con sindrome di Down inserite attivamente nella società: persone che lavorano e che praticano, ad esempio, attività sportive a livello agonistico. E forse non tutti sanno che esistono anche, seppur con minor consuetudine, casi di persone con sindrome di Down che guidano la macchina, che si laureano, che vivono da soli o in coppia in piena autonomia».

Numerosi anche gli incontri e le iniziative di approfondimento previsti in questa settimana. Tra questi segnaliamo innanzitutto quello promosso dalla Sezione di Lecce dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), vale a dire il quarto convegno nazionale dal titolo L’integrazione della persona disabile: valore aggiunto della scuola e risorsa per la società, che si terrà a Lecce (Grand Hotel Tiziano) giovedì 7 ottobre, rivolgendosi a dirigenti scolastici e docenti curricolari e di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado, oltre che agli operatori dei servizi, alle famiglie e alle associazioni. «L’iniziativa – spiega la coordinatrice Maria Teresa Calignano – vuol essere un momento di riflessione sul ruolo delle Istituzioni, sulla realtà scolastica del territorio leccese, sulla ricaduta positiva che l’integrazione ha nei vari contesti sociali, sull’aspetto normativo, sulle buone prassi di integrazione che qualificano la scuola e che danno una risposta ai bisogni specifici degli alunni con disabilità e delle loro famiglie e sulla valorizzazione e il riconoscimento ai genitori della loro competenza, che può fornire utili indicazioni». Proviene invece dall’Associazione Down Friuli Venezia Giulia – anch’essa, come l’AIPD di Lecce, aderente al CoorDown – il Progetto Caterina: il tutor familiare, avviato nel 2008 e che prevede l’aiuto a quattordici famiglie – con figli in età prescolare e scolare – da parte appunto di un tutor che segue le famiglie stesse e le scuole nel percorso di crescita dei ragazzi, fornendo consulenza pedagogica e aiuto per individuare atteggiamenti educativi adeguatamente finalizzati al conseguimento dell’autonomia. L’iniziativa – che si avvale della supervisione di Grazia Minelli, pedagogista di Bologna – vede il coinvolgimento di famiglie, scuole, educatori e di eventuali contesti del tempo libero. «Un gruppo di genitori della nostra Associazione – spiega la presidente Maria Luisa Montico Morassut – si è reso disponibile a seguire le fasi operative del progetto avviato nel 2008 proprio grazie al sostegno della BCC Pordenonese, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Centro Servizi Volontariato. Ora è la Coop Consumatori Nordest che consentirà la prosecuzione del progetto. Infatti, grazie ai punti devoluti dai consumatori ai vari progetti denominati Vantaggi per la comunità, è stata raccolta una somma di denaro che sarà destinata al Progetto Caterina: il tutor familiare, ritenuto particolarmente valido per la crescita sociale del territorio». Di tutto ciò si parlerà venerdì 8 ottobre a Pordenone (Sala Rossa del Comune, Corso Vittorio Emanuele II, 64, ore 17), nel corso di una conferenza stampa, cui parteciperanno Montico Morassut, Grazia Minelli e il presidente di Coop Consumatori Nordesrt Damiano Rigo»

FONTE:

Superando.it

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