Parigi: Dal 04 all’11 Novembre si svolgeranno i Mondiali di Scherma per Disabili e Normodotati

Mancano da quattro anni le emozioni uniche, al cardiopalma, che infuocano atleti e spettatori delle gare intercontinentali di scherma. Era il 2006, a Torino, quando per la prima volta, a un Mondiale di scherma, si erano visti sfilare insieme atleti in piedi e in carrozzina. Era da non molto calato il sipario sui Giochi invernali, e Torino si faceva cornice di un evento agonistico di portata storica. Non tanto per la posta in palio, i titoli iridati, quanto per la formula mista degli stessi Mondiali, che idealmente e concretamente, assimilava gli atleti disabili ai normodotati.

Tra 8 giorni ci risiamo. Tornano i Mondiali ‘integrati’, dal 4 all’11 novembre, e il testimone passa a Parigi altra sponda, Italia a parte, dove la scherma affonda, e vanta, tradizioni antichissime. Sì, perché Italia e Francia sono da sempre le nazioni duellanti, in fatto di storia delle armi bianche: da secoli si contendono genesi, trattati, prestigio e meriti, oltre che il primato delle scuole, i grandi maestri d’arme, gli allori sportivi e persino le impugnature. Adesso sarà scontro frontale tra le due scuole. Inutile dire che gli azzurri guidano con orgoglio la classifica mondiale, trasversalmente in tutte le specialità. Dei titoli olimpici e mondiali degli schermitori in piedi, è lunga la cronaca sportiva, recente e meno, mentre delle affermazioni nella versione in carrozzina, si sa meno. Ma le classifiche internazionali paralimpiche parlano chiaro: nel 2010 risulta che Matteo Betti e William Russo non hanno rivali nel fioretto e nella spada. Mentre ai francesi, in via esclusiva, va il primato nella sciabola.

Queste le premesse con cui andrà in scena la competizione clou di quella che è un’arte più che uno sport, ed evoca storie romantiche di cavalieri, d’onore, di  educazione signorile. A Parigi, tra pochi giorni, i nostri ragazzi si giocano una reputazione maturata nelle ultime tappe di Coppa del Mondo 2010. A Varsavia, a Malchow, a Montreal, come all’ultima di Budapest, gli atleti paralimpici hanno lasciato il segno e inferto stoccate micidiali, riportando 9 ori complessivi, solo per dire del metallo più prezioso.  Di questo palmares saranno espressione i 6 azzurri attesi in pedana: Matteo Betti, Alessio Sarri, Loredana Trigilia, Marco Cima e Leonardo Formenton, tutti tesserati del Club Scherma Roma, e William Russo, della Pol. Voglia di Vivere Palermo. A loro il compito di difendere, e possibilmente far impennare, il medagliere del 2006, che segnava 2 argenti individuali nella sciabola e nella spada, un argento a squadra, ed un bronzo individuale, nel fioretto.  A Loredana Trigilia, invece, unica donna, toccherà schivare i colpi delle due scuole al vertice, attualmente: quella cinese e quella russa. Saranno 20 le gare in carrozzina che assegnano medaglia. Nell’ordine, il programma prevede sciabola, fioretto e spada. Si comincia sabato con le prove individuali, fino a lunedì, poi spazio ai team.

FONTE:

SuperAbile.it

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