E’ on line il primo radio magazine per ipovedenti e non solo: la comunicazione on line si arricchisce di una importante novità. Nasce, infatti, in rete il primo radio magazine italiano: DOCUSOUND (www.docusound.it), che racconta la realtà dal punto di vista del suono. Il nuovo sito – ideato dalla casa di produzione torinese Doc in Progress, e sviluppato in collaborazione con Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti e l’agenzia creativa Adfarmandchicas- è un contenitore di racconti ed approfondimenti tratti dalla vita di tutti i giorni, rinunciando però alle immagini e valorizzando al massimo le suggestioni acustiche. La sfida dunque, non è quella di creare una compensazione a video e foto, ma dimostrare come si possa far vivere una notizia o una vicenda con il semplice ausilio di suoni e voci, senza per questo impoverirla. “In un epoca iper-visisva- si legge sul sito-, che vuol vedere tutto, torniamo al suono per recuperare la sostanza”. Proprio in questa prospettiva si colloca il lavoro del documentarista Matteo Bellizzi e dello scrittore Fabio Geda, che ha permesso ai ragazzi del carcere Ferrante Aporti di trasformare le loro voci in racconti facendole uscire dalle mura del penitenziario ed arrivare agli ascoltatori.
Le immagini di questi minorenni, infatti, non avrebbero potuto varcare la soglia del carcere per questioni di privacy. Interessante all’interno di DOCUSOUD è lo spazio riservato alla condivisione ed alla riflessione sul ruolo dell’ascolto, in una società sempre più superficiale e distratta. Due sezioni del sito sono, infatti, dedicate al BLOG ed ai Docusound Lab, veri e propri workshop per imparare a raccontare storie con il microfono. Tale spazio, diventa così un’occasione per vedenti e non vedenti per interagire con il racconto della realtà, assumendo un ruolo da protagonisti. Attraverso delle vere audio lezioni tutti gli ascoltatori potranno imparare la tecnica dell’Audio racconto offrendo al sito dei reali contributi da condividere. Poter ascoltare dei documentari, spiegano gli ideatori permetterà inoltre di “rileggere la realtà da un’altra prospettiva. Ogni storia può essere raccontata dal punto di vista del suono, l’importante è stabilire un contatto diverso con il pubblico che dovrà ritrovare la pazienza di seguire le storie tenendo magari gli occhi chiusi.” Sarà dunque un’opportunità per tutti, indistintamente, di liberare la fantasia e stabilire con il reale una diversa e poliedrica relazione. “Per l’Unione Ciechi del Piemonte, poi,- continua il portavoce dell’UICI regionale-, sarà l’occasione per uscire allo scoperto e proporsi finalmente come produttori di contenuto e non solo fruitori. Se togliamo le immagini anche un non vedente può diventare un autore di documentari. Si tratta di un cambio di prospettiva epocale che permetterà di portare la cultura dell’audio ad un pubblico ampio, sia per far ascoltare che per insegnare a raccontare.” Il primo progetto portato avanti da DOCUSOUND è La caccia dei suoni d’Italia, una vera raccolta di cartoline sonore inviate dagli ascoltatori per recuperare il suono delle città, delle piazze dei mercati per far vivere così l’anima dei luoghi, attraverso la loro voce. La prima cartolina inviata raffigura Porta Palazzo.
FONTE:
NuovaSocieta.it
Sono felice che ci siano queste nuove iniziative che uniscono e non dividono/non ricordo di aver scritto queste testuali parole ma se l’ho fatto vuol dire che amo le iniziative positive.