Il sindaco di Genova Marta Vincenzi, chiede scusa alla famiglia Braccialini, che hanno il figlio Lorenzo disabile.

 

Un giovane disabile è stato condotto a braccia su per gli scaloni, poiché l’ascensore è troppo piccolo perché contenga la carrozzella. E’ accaduto proprio, dove non dovrebbe mai succedere, nel Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, in occasione dello spettacolo di Ascanio Celestini. La vicenda, quanto mai mortificante per la pubblica amministrazione, risale a mercoledì scorso. Ciò è raccontato da una mail spedita a Repubblica da Anna e Roberto Braccialini, genitori di Lorenzo, questo ventenne obbligato a muoversi su una carrozzina dopo un grave incidente. I genitori indignati, chiedono al sindaco Marta Vincenzi “una risposta vera ai problemi che segnala Lorenzo, il quale vorrebbe che l’ascensore in questione fosse reso agibile a chi non ne può fare a meno, non solo perché disabile”.

Poche sere fa Ascanio Celestini doveva presentarsi con la sua esibizione nell’ambito di una rassegna dedicata alla rappresentazione dell’odio. “A Lorenzo – scrivono i genitori – piace molto e voleva vederlo dal vivo nella sua rilettura dell’Odissea. Lorenzo è in carrozzina ma non si preoccupa: la rappresentazione è a Palazzo Tursi, vuoi mai dire che proprio la Casa comunale sia inaccessibile? Invece è esattamente così: l’ascensore che porta dal piano terreno al cortile di Palazzo Tursi non consente l’ingresso alle carrozzine elettriche ed è inaccessibile anche per un passeggino per bambini un pochino più largo”.

La serata dedicata all’odio suscita nella famiglia Braccialini una profonda, civilissima, amarezza.

“Tre sconsolate considerazioni – prosegue la mail – Il Comune dovrebbe essere la casa di tutti i genovesi, non solo di quelli di sana e robusta costituzione; è peggio realizzare un ascensore inadeguato per carrozzine o passeggini, che non costruirlo proprio: almeno non si sono buttati dei soldi; chi ha fatto il collaudo dell’ascensore dicendo che era accessibile ai disabili in carrozzina?”. Benché in tutto ciò che accaduto vi è anche un aspetto positivo: “Vogliamo ringraziare gli addetti comunali, gli agenti di polizia municipale, gli sconosciuti spettatori che sono stati nell’occasione molto gentili e disponibili ed hanno fatto di tutto per farci arrivare all’agognato cortile comunale. Però la buona volontà non basta, se le strutture sono così mostruosamente invalicabili”. Ora tocca al sindaco rispondere. “Noi aspettiamo fiduciosi”.

Il sindaco, mortificato chiede scusa al disabile “L’ascensore c’è, è mancata l’informazione”

“Mi dispiace molto per il disguido, conosciamo il problema, la possibilità di accesso c’è, passando da palazzo Bianco, ma evidentemente è mancata l’informazione. Ci scuseremo personalmente con il ragazzo e la sua famiglia”. Il sindaco Marta Vincenzi risponde alla lettera della famiglia di Lorenzo Braccialini, che l’altra sera voleva assistere al concerto nel loggiato di palazzo Tursi e ha dovuto essere trasportato a braccia con la sua carrozzina, perché l’ascensore che porta al piano del concerto è troppo stretto per contenerla.

 

“Palazzo Tursi è un edificio storico con vincoli architettonici – dice la Vincenzi – gli ascensori che portano a tutti gli altri piani sono tranquillamente accessibili senza problemi. Per il loggiato lo spazio di accesso è limitato da questi vincoli, esiste la possibilità di arrivarvi comunque passando attraverso palazzo Bianco, ma evidentemente in questo caso è mancata l’informazione. Cercheremo comunque di intervenire anche per risolvere questo problema”.

  

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