Questa vicenda è accaduta a Cassino sabato mattina. Una donna cinquantenne, verso le 10,30 arriva al mercatino di zona con la sua macchina, fin qua nulla di strano. Posteggia la sua vettura in piazza Nicolas Green, con la figlia handicappata all’interno, lasciandoci l’autoradio accesa e introduce la sicura alle portiere. Tranquillamente “la mamma” si avvia verso le rivendita ambulante del mercato settimanale. In breve va a fare la spesa.
Chi sa come mai dopo un poco la ragazza disabile, di venti anni, inizia ad agitarsi, di conseguenza e attira l’interesse di certi ambulanti. La signorina disabile ininterrottamente si sposta da un sedile all’altro, inizia ad avere dei problemi, ma la madre continua tranquillamente le sue compre. Le persone preoccupate cercano di aiutarla in tutti i modi, anche se i modi sono pochi poiché la ragazza è stata chiusa dalla madre in macchina, quindi possono solo parlare con questa donna handicappata attraverso un finestrino.
Il tempo passa e la ragazza disabile da sempre di più segni d’insofferenza. La gente che ormai era diventata numerosa, decide di chiamare una pattuglia della polizia municipale che si trova all’ingresso di Campo Miranda, giunti sul posto, la pattuglia della polizia reclama ausilio ai carabinieri della compagnia di Cassino.
Ambedue forze dell’ordine sia la Polizia municipale e carabinieri aspettano che arrivi qualcheduno per pretendere delle spiegazioni e principalmente liberare la ragazza disabile. Finalmente un agente della Municipale, che non sopporta vedere la ragazza chiusa in macchina che scalpita per il suo nervosismo, della decide di intervenire e riesce a disinnescare la sicura della portiera introducendo il braccio dal finestrino. La disabile viene libera, ma giustamente è ancora molto scossa.
Ad questo punto è chiamata pure un’ambulanza del 118. Lo staff medico che scende dall’autombulanza in piazza Green subito provvede tempestivamente ad rifocillare la disabile con dell’acqua. Vicino alla Fiat Punto ormai la gente è tantissima, ma la madre è ancora impegnata nelle sue spese.
Quando la madre, colma di buste poiché ha realizzato vari acquisti, fa la sua ricomparsa, dopo circa un’ora, si accosta all’autovettura, e da questo momento “decollano” gli insulti e parole grosse. Si realizzano minuti di tensione, ma per fortuna, “ della mamma”, la gente molto dispiaciuta, per com’è stata trattata una figlia invalida, dalle parole è passata ai fatti. Gli agenti dell’Arma hanno accertato che la donna è domiciliata in un centro del cassinate ed è proseguita la segnalazione all’autorità Giudiziaria. La portatore di handicap, infatti, pur essendo adulta non è in condizioni fisiche di autogestirsi per questo i carabinieri hanno avanzato all’informativa.
Anche questa storia oggi nel mio cuore mi ha lasciato una grande sofferenza.
Questo comportamento non è per nulla dignitoso per una madre, la cosa ancora più tragica che mi fa rimanere sbigottita, è che questa donna al suo arrivo è apparsa quasi meravigliata dalla situazione che si era venuto a creare.
La signora si è voluta giustificare dicendo, che non l’aveva lasciata mai per molto tempo anche in precedenza, e che si era recata a fare acquisti per la figlia che vede solo la fine settimana poiché questa è ricoverata in un centro per disabili. Tutto ciò non ha fatto evitato di beccarsi una bella denuncia per abbandono di persona incapace.
io non giudico perchè capisco
Non è andato affatto così………conosco la persona bene e vi assicuro che si è allontanata 20′ , la figlia stava benissimo…ballava dondolandosi in macchina mentre ascoltava musica (questo sarebbe il “nervosismo”o il fare “avanti e dietro i sedili”)….non è un caso di abbandono nè maltrattamento! La mamma aveva fatto compre (una busta) per la figlia! Non è stata insultata da nessuno ma solo dai giornalisti che hanno trasformato a loro piacimento la vicenda!