In Toscana, finalmente per scolari disabili vi è il via alla sperimentazione “cooperativa”.

“L’integrazione degli studenti disabili può e deve diventare una opportunità, un fattore di crescita, per le classi in cui sono presenti ragazzi con difficoltà”. Questa è la soluzione di un cammino sperimentale esibito a Firenze secondo un documento d’intesa firmato fra due donne, Stella Targetti e Angela Palamone, per Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale.

 

L’esperienza, prima di questo tipo in Italia, avverte che vi saranno risorse aggiuntive per le classi in cui siano presenti allievi con disabilità gravi e che acconsentano alla sfida di presentare progetti a supporto dell’inserimento di questi alunni.

 

Il protocollo d’accordo, tra Regione Toscana e USR, accettato in bozza dal governo regionale lunedì scorso è stato sottoscritto il 24 novembre 2011. I tempi sono molto brevi, infatti, entro novembre vi sarà un avviso pubblico dove vi saranno racchiusi specificamente tutte le modalità dell’operazione in modo dettagliato: le classi che saranno interessate potranno esibire la domanda ed entro dicembre una Commissione di valutazione (mista: tecnici di Regione e USRT)  questa prenderà in esame i relativi progetti dando le risorse.

 

A distribuzione un milione di euro, dalla Regione, ma anche, dall’Ufficio Scolastico, saranno pagate:; ore aggiuntive d’insegnamento per i docenti curricolari della classe, ore di sostegno in deroga; ore supplementari di sostegno. Sono poi immaginate ore compensate anche per la progettazione, la documentazione e l’accertamento con la possibilità di avviare ad le esperienze di laboratori che appassionino l’intera classe. Nelle ore aggiuntive, anche il personale ATA, sarà coinvolto in operosità specifiche di sorveglianza ed una adeguata assistenza. Sussisterà addirittura attività finanziare di formazione cui la maggioranza dei insegnanti avrà l’obbligo di sottoporsi. Ogni classe che entra nella sperimentazione, avrà obbligo di abbinamento con un docente-tutor.

“Questa scelta – spiega Stella Targetti – interviene in un momento assai difficile per la disabilità nelle scuole: aumenta il numero degli alunni disabili (salito negli ultimi due anni da 9.915 a 10.202, in tutte le scuole toscane) ma resta invariato (4.690) il numero degli insegnanti di sostegno. Una situazione insostenibile davanti alla quale non potevamo restare inerti: da qui la scelta di trovare, pure in una fase così difficile, risorse aggiuntive e di lavorare insieme all’USR sulla base di un presupposto condiviso: la volontà di salvare il nostro modello di scuola inclusiva, affermando nei fatti che la diversità è una ricchezza e assicurando il diritto, costituzionalmente previsto, degli studenti disabili alla scuola”.

 

In prospettiva il protocollo prevede anche un aggiornamento al documento base di Regione Toscana (le “linee di indirizzo per l’integrazione scolastica dei disabili”), la costruzione di un nuovo sistema di governance, la proposta di percorsi di accoglienza/inclusione/apprendimento che coinvolgano docenti, operatori, studenti di tutte le scuole toscane anche nel garantire agli alunni disabili una libertà di scelta, nei percorsi di istruzione, davvero effettiva.

 

Ma nell’immediato – sottolinea Angela Palamone – “stiamo avviando la sperimentalità di un percorso dalla logica completamente nuova: un cammino che punta a coinvolgere docenti, collaboratori e compagni di classe: non solo sostegno, dunque, ma anche condivisione nell’intera comunità scolastica per garantire un contesto educativo accogliente e inclusivo”.

 

Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche Massimo Toschi, consigliere del presidente Enrico Rossi per le persone con disabilità. “Oggi – ha detto – è un giorno di festa: è stato infatti firmato un accordo che nasce dalla grande cultura della Costituzione secondo cui il diritto delle persone disabili è indefettibile, cioè va comunque garantito anche al di là delle difficoltà finanziarie”. Per Toschi “aver rimesso al centro i disabili è un fatto straordinario: una scelta non solo coraggiosa ma anche conveniente perché se questi ragazzi oggi non andranno a scuola, domani non troveranno neppure lavoro e finiranno, da adulti, per restare in condizione di non autonomia e dunque a carico dell’intera società”.

 

Corale l’invito di Stella Targetti e di Angela Palamone ai media: “Informate che le classi interessate a partecipare hanno tempi stretti: l’avviso pubblico uscirà entro fino novembre e per consentire alla sperimentazione un avvio dalla ripresa dopo le vacanze natalizie, le domande dovranno essere presentate in tempi davvero rapidi”.

 

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