Thunder Roma campioni d’Italia per la seconda volta consecutiva: si conclude così il 17mo campionato italiano di wheelchair hockey, la cui finale si è disputata nel pomeriggio di domenica 20 maggio 2012 a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine. Avevano già vinto l’anno scorso e quest’anno si sono tenuti stretti il titolo, i romani, giocatori ormai esperti e affiatati, dimostrazione che in questo sport non è la forza fisica a dominare ma piuttosto la tattica e il gioco di squadra. I Thunder hanno un’unica mazza forte, gli altri atleti hanno tutti una forza muscolare minore. Ci sono altre squadre che invece si avvalgono di due mazze forti, come i diretti avversari della finalissima, i Cocoloco Padova. Eppure i Thunder li hanno battuti, i Thunder hanno battuto tutti e scalato la classifica per la seconda volta consecutiva.
«Vincere il titolo è già una bella impresa, ma venire riconfermati è ancora più difficile» commenta Marco Lazzari, felice capitano dei Thunder. «Anche perché questo campionato non è stato per niente facile. Ci siamo trovati in difficoltà più di una volta. Il livello generale delle squadre di A1 si sta sempre più alzando e quindi è ogni volta una sfida arrivare vincitori alla fine di una partita. In questo ultimo caso, poi, di fronte ai Cocoloco, è stato un testa a testa fino all’ultimo istante. Molto avvincente».
In effetti i Cocoloco potevano vincerlo anche loro, questo diciassettesimo titolo: la pensa così il presidente della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey) Antonio Spinelli, e insieme a lui lo dicono lo stesso capitano dei Thunder, Lazzari, e l’allenatore del Padova, Alessandro Camporese. Si è trattato più che altro di singoli episodi determinanti. Non una vera e propria supremazia dei Thunder, dunque, che in effetti sono riusciti a uscire dal pareggio dell’1 a 1 solo nel quarto e ultimo tempo, quando però sono riusciti a piazzare ben due goal, l’ultimo a pochi secondi dalla fine della partita, portandosi sul 3 a 1. Resta da dire che le capacità dei romani sono davvero notevoli, soprattutto la loro capacità di fare gioco di squadra, e la loro difesa è ottima.
Dietro di loro, al terzo posto, gli Sharks Monza e, inaspettatamente al quarto, coloro che nel 2011 avevano sfidato i Thunder nella finalissima: i Rangers Bologna.
Tra sabato e domenica a Lignano si sono disputate le finali anche per il titolo di campione d’Italia per l’A2, titolo che è andato ai Blue Devils Genova, squadra da sempre in A1, declassata l’anno scorso in A2 ma troppo “forte” rispetto a molte delle squadre di questa serie che hanno la caratteristica di essere nate da pochissimi anni, a differenza dei genovesi che sono in campo da oltre un decennio. Per loro la vittoria significa anche il ritorno in A1. Stesso destino anche per i secondi classificati, i Magic Torino. Rimangono in A2, dopo essersi piazzati rispettivamente al terzo e quarto posto, i Leoni Sicani e i Tigers Bolzano.
Foto a cura di Daniele Serio