I diversamente abili ignorati dai mass media italiani.

Donna su sedia a rotelleTroppa la distanza che separa i media da una rappresentazione reale della disabilità.
Questo il risultato della ricerca promossa dalla Fondazione Matteotti in collaborazione con il master in giornalismo di Tor Vergata dal titolo “Handicap e media”, che è stata presentata oggi a Roma alla Fondazione Cassa di Risparmio.
Dall’indagine svolta nel 2005, emerge infatti che i disabili vengono praticamente ignorati dai media italiani che, invece di dedicarsi alla quotidianità dei problemi di quasi tre milioni di persone, dedicano spazio quasi esclusivamente alla storie di cronaca, ai fatti curiosi o alle vicende sportive che li riguardano.
La ricerca ha preso in considerazione sei agenzie, otto quotidiani e quattro periodici, dai quali traspare un’immagine della disabilità o troppo forte o troppo debole, spesso inadeguata quando non totalmente assente; inoltre la copertura si fa via via sempre meno presente se si passa dalle agenzie ai settimanali.
La qualità dell’informazione risulta quindi abbastanza scarsa su questo 5% della popolazione, che viene considerata spesso unicamente per eventi eccezionali (il 50% dello spazio) o per il disagio che la riguarda (il 30%); solo il 20% delle notizie è dedicato invece alla normalità e alle speranze dei portatori di handicap.

Angelo Sabatini, presidente della Fondazione Matteotti, ha spiegato: “L’obiettivo della ricerca è quello di dar vita ad un osservatorio permanente di monitoraggio della presenza dei disabili nell’informazione.”
A tal proposito il massmediologo Mario Morcellini e Alberto Aghemo, segretario della Fondazione Matteotti, hanno proposto di allargare il campo anche a televisione e radio, che rappresentano i mezzi più importanti per far arrivare una giusta informazione a tutti.
“Bisogna fare uno sforzo ulteriore per considerare queste persone come integrate, non altri rispetto a noi rispetto a noi” ha invitato a fare Bruno Tucci, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio.
In questa direzione vanno anche i commenti dell’Opera Don Orione: “I portatori di handicap devono essere considerati come una risorsa e non un peso per la nostra società e in questa sfida devono essere protagonisti soprattutto i mezzi di comunicazione sociale, che devono contribuire a rendere più accessibile il mondo disabile”.
E’ quindi evidente che la realtà massmediatica fotografa solo in parte l’universo dei diversamente abili: “I dati che emergono denunciano un deficit quantitativo ma soprattutto qualitativo – ha detto Tiziana Biolghini, consigliere provinciale di Roma con deleghe alle Politiche per l’Handicap – I disabili, oggi, reclamano diritti e pari opportunità, non solo assistenza”.

REDAZIONE.ROMAONE.IT
 

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