L’ENS (Ente Nazionale Sordomuti Onlus), proclama lo stato di agitazione con una serie di manifestazioni articolate che inizieranno il 13 Ottobre a Roma per sensibilizzare media, popolazione e in particolare questo Governo, affinché la Finanziaria 2006 non diventi strumento di delegittimazione dei deboli e di discriminazione di un popolo dentro un popolo!!
Per le migliaia di sordi italiani, per i disabili gravissimi e le loro famiglie, la riduzione delle risorse destinate agli interventi sociali (Fondo per le Politiche sociali), l’assenza di regole per la loro definizione e pianificazione, la crescente “riduzione” delle risorse economiche di investimento sulle politiche dell’integrazione scolastica e dell’occupazione dei disabili; i servizi di accesso all’in(formazione) RAI – TV di Stato sempre più riduttivi, sono preoccupanti segnali di impoverimento di uno stato di DIRITTO che fonda le sue radici sulla PIENA CITTADINANZA di TUTTI i cittadini.
CHIEDIAMO
• di non toccare l’indennità di accompagnamento riconosciuta ai disabili;
• di equiparare progressivamente l’INDENNITA’ DI COMUNICAZIONE (ferma da oltre 15 anni) a quella dei ciechi totali, che è cinque volte maggiore;
• di togliere il VETO al RICORSO AMMINISTRATIVO contro i verbali di accertamento della minorazione, introdotto con l’art. 42 del D.L. n. 269/2003;
• di comprendere il sordomutismo tra le gravi patologie permanenti escluse dagli accertamenti di controllo ai sensi dell’art. 97, comma 2, della legge n. 388/2000;
• di riconoscere la gravità dell’handicap associato al sordomutismo, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/92;
• di approvare il DDL sul fondo per non autosufficienti;
• di rinnovare il Contratto di Servizio RAI in scadenza, garantendo l’accessibilità “dell’informazione” nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini non udenti CHE PAGANO PER INTERO IL CANONE RAI;
• di integrare al D. M. 28/12/1995 una norma che esoneri i cittadini SORDI dal pagamento della tassa di concessione governativa, sui telefonini cellulari, come per tutti gli altri disabili;
• di prevedere maggiori risorse economiche per l’integrazione dei disabili nelle scuole di ogni ordine e grado nonché per la formazione e (ri)qualificazione degli insegnanti;
• di prevedere maggiori risorse economiche per la reale attuazione della legge 68/1999, nonché l’accesso all’occupazione dei giovani sordi, tuttora i più discriminati;
• di riconoscere la Lingua dei Segni Italiana come da direttive Europee del 1988 e 1998.
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