Dopo il primo no a cinque atleti disabili in scena, la Rai trova una soluzione: un paraolimpico andrà sul palco di Sanremo.

Sanremo non accessibile dai disabiliDopo quasi due ore di attesa, è stato il dirigente Rai Raveggi a comunicare la geniale soluzione di compromesso!!! (HANNO ANCHE IL CORAGGIO DI CHIAMARLA COSI’). Che gli atleti hanno accettato, probabilmente per salvare la loro missione a Sanremo per il Gaslini, l’istituto genovese di Pediatria. Non si sa, al momento, quali saranno i due rappresentanti prescelti dalla delegazione. Si è risolto così il caso “carrozzine” che rischiava davvero di esplodere e sommergere di vergogna il Festival (PECCATO CHE SIA ANDATO DIVERSAMENTE!!). Una delegazione di atleti paraolimpici avrebbe dovuto andare stasera sul palco del Teatro Ariston assieme agli azzurri medagliati agli ultimi Giochi di Atene. Ma l’organizzazione aveva detto “no” ai disabili sul palco. A questo punto atleti olimpici e paraolimpici avevano scelto, tutti, di non andare in scena per protesta. L’obiettivo del loro passaggio al Festival era di promuovere l’iniziativa ‘Un sogno per il Gaslini’ che già due anni fa aveva raccolto 500mila euro grazie all’intervento dei giocatori della Juventus. La protesta degli atleti ha fatto impazzire i vertici Rai e soprattutto rischiava di creare un gran polverone intorno al Festival. In attesa che arrivasse una nuova decisione dei vertici Rai, nell’ufficio stampa, Tonino Manzi, aveva cercato di smorzare i toni spiegando che lo spazio del backstage “è troppo esiguo perché i cinque disabili possano arrivare sul palco”. Fermissima la posizione di Antonio Rossi, tre volte campione del mondo di canoa: “Non capisco perché dovremmo restare seduti in platea quando alla festa della Gazzetta, proprio in questo teatro, non abbiamo avuto problemi a salire sul palco. Non si avrà mica paura di far vedere una donna in carrozzina? Perché se così fosse è ora di superare queste cose, soprattutto a Sanremo”. QUESTO DISPIACE TANTO: PENSARE CHE GLI OSPITI STRANIERI VENGONO PAGATI PROFUMATAMENTE PER SALIRE SUL PALCO DELL’ARISTON E RACCONTARE LA LORO STORIA, QUANDO POI CI SONO TANTE ALTRE PERSONE CHE DEVONO VIVERE NELL’OMBRA E NON RICEVERE NEMMENO UN APPLAUSO PER IL CORAGGIO E LA FORZA CHE IMPIEGANO OGNI GIORNO PER ANDARE AVANTI..A QUESTO PUNTO LO FACCIO IO, MA IRONICAMENTE, UN APPLAUSO AI DIRIGENTI RAI E AGLI ORGANIZZATORI DI QUESTO FESTIVAL!!

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