“L’inclusione scolastica riguarda tutti gli alunni e gli studenti, risponde ai differenti bisogni educativi e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.
L’inclusione scolastica si realizza nell’identità culturale, educativa, progettuale, nell’organizzazione e nel curricolo delle Istituzioni scolastiche nonché attraverso la definizione e la condivisione del progetto inclusivo fra scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio.
L’inclusione scolastica è impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolasticale quali, nell’ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo degli alunni e degli studenti “
Questo quanto sancito dal Decreto Legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Lo Stato, le Regioni e gli Enti locali promuovono e garantiscono il diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione sin dalla scuola dell’infanzia degli alunni e degli studenti con disabilità. L’Amministrazione scolastica provvede all’assegnazione dei docenti per il sostegno didattico, al fine di assicurare il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni disabili.
Provvede inoltre all’assegnazione, dei collaboratori scolastici nella scuola statale, per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale; alla definizione dell’organico del personale ATA, alla costituzione delle sezioni per la scuola dell’infanzia e delle classi prime per ciascun grado di istruzione, in modo da consentire, di norma, la presenza di non più di 22 alunni se sono presenti studenti con disabilità certificata, fermo restando il numero minimo di alunni o studenti per classe, ai sensi della normativa vigente.
L’intera gestione dell’integrazione scolastica nelle scuole statali e in quelle paritarie spetta quindi al dirigente scolastico, incluso il numero dei disabili per classe. Questo è quanto sancito dal documento MIUR del 4 agosto 2009 intitolato “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” ed è valido per le scuole di ogni ordine e grado. Ciò che è invece stabilito dal DPR 81/09 è il numero di alunni totali nelle classi con alunni disabili, numero che non deve superare i 20 alunni, con possibili deroghe fino al 10%.
Tuttavia il MIUR ha compiuto una rilevazione nel 2009 a proposito del numero elevato di alunni disabili per classe evidenziando che si tratta di fenomeno piuttosto diffuso. A tal proposito si è espresso anche il Tribunale amministrativo regionale del Lazio emettendo la sentenza n.926/207 con la quale ha ribadito che la possibilità di inserire nella stessa classe più di un alunno disabile deve essere considerata come soluzione residuale e comunque praticabile solo nei casi di handicap lieve.
Sull’argomento si è espressa anche la Fand (Federazione tra le associazioni nazionale di disabili), fornendo spunti per migliorare il decreto legislativo sull’inclusione scolastica. Secondo la Fand per realizzare una didattica realmente formativa per gli alunni disabili, occorre che ve ne siano al massimo due all’interno di classi con non oltre 20 alunni.
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Come si forma una classe
La formazione e la composizione delle classi, compreso il numero degli alunni, sono quindi di spettanza del dirigente scolastico che, nella decisione, considera i criteri stabiliti dal collegio dei docenti, sulla base del DM 81/09 che fissa i limiti minimi e massimi di alunni per classe. La procedura che segue il dirigente scolastico è la seguente:
All’inizio dell’anno scolastico viene istituito dal dirigente scolastico il Gruppo di Lavoro sull’handicap di Istituto, che rappresenta tutte le categorie coinvolte nell’interazione scolastica (genitori, docenti, specialisti ASL, assistenti) e che definisce i criteri per l’inserimento degli alunni disabili nelle classi sulla base della diagnosi funzionale di ogni alunno disabile viene redatto dalla scuola il profilo dinamico funzionale ed il piano educativo individualizzato. Le disabilità non sono tutte uguali ed ogni bambino, proprio in base alla sua situazione, necessita di un approccio e di un percorso diverso.
Numero di alunni totali in una classe con disabili
Il numero degli alunni nelle classi che accolgono alunni disabili non può superare il limite di 20/22, purché sia motivata la necessità di questa consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili.
Scuola dell’infanzia
Le sezioni della scuola dell’infanzia hanno minimo 8 e massimo 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili, in tal caso il numero non deve superare i 20 alunni. Gli iscritti in eccedenza devono essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare il numero di 29 alunni per sezione.
Scuola primaria
Le sezioni della scuola primaria sono costituite con un numero minimo di 15e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili, in tal caso il numero non deve superare i 20 alunni.
Scuola secondaria di I grado
Le sezioni della scuola secondaria di I grado sono formate da un numero minimo di 18 e un massimo di 27 alunni. Anche in tal caso gli iscritti in eccedenza andranno ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare il numero di 28 alunni per classe.
Scuola secondaria superiore
Le sezioni della scuola secondaria superiore sono formate da un numero minimo di 27 alunni. Nel caso ci siano alunni in eccedenza questi devono essere ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto, sede coordinata e sezione staccata, senza superare il numero di 30 alunni per classe.
L’insegnante di sostegno
L’alunno disabile ha diritto ad un docente di sostegno. Il docente di sostegno “titolare” (quindi diverso dal docente non specializzato) possiede una specializzazione specifica per il sostegno. Si tratta di una figura indispensabile per l’alunno disabile e per il raggiungimento degli obbiettivi. Concludo, dicendo che l’alunno disabile nella classe è una risorsa e non un ostacolo per i compagni. Questo è il principio dal quale tutti dobbiamo partire.