Le persone affette da disabilità devono avere la possibilità di migliorare la loro qualità della vita, in alcuni casi per compensare limitazioni funzionali o per correggere o compensare menomazioni e disabilità fisiche o intellettive funzionali causate da malattie o lesioni. Il nostro Sistema Sanitario Nazionale prevede infatti che tutti gli invalidi (con percentuale di invalidità superiore al 34%) ricevano protesi, ortesi o ausili tecnici per condurre una vita il più possibile autonoma ed in salute. La fornitura di questi prodotti rientra pertanto, se sussistono determinate condizioni, fra le prestazioni di natura riabilitativa previste dal Sistema Sanitario Nazionale.
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Chi ha diritto alla fornitura di ausili
La prima condizione per ottenere la fornitura di ausili a carico del Servizio Sanitario Nazionale è legata al possesso di uno status di invalidità o, in casi particolari, essere in attesa di riconoscimento.
Hanno diritto alle prestazioni protesiche: gli invalidi civili o per servizio; gli invalidi di guerra e le categorie assimilate; i ciechi e i sordi, i minori di anni 18 che hanno bisogno di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un’invalidità permanente; gli invalidi in attesa di accertamento che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, che necessitano di un’assistenza continua.
Hanno diritto alle prestazioni protesiche i soggetti che hanno subito un intervento di entero-urostomia, tracheotomia o amputazione di un arto e che, dopo aver presentato istanza, si trovano in attesa di accertamento; le donne che hanno subito un intervento di mastectomia previa presentazione di certificazione medica.
Ausili di cui hanno diritto i disabili
Gli ausili, ortesi e protesi prescrivibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale sono elencati negli allegati al Decreto del Ministero della Sanità 27 agosto 1999, n. 332, ma oltre a quelli presenti in elenco ci sono ulteriori forniture che sono ammesse dalle singole regioni.
Possono, ad esempio, essere forniti dispositivi realizzati in serie che non hanno bisogno dell’intervento di un tecnico abilitato per essere personalizzati al paziente come i cateteri, i cuscini e i materassi antidecubito.
Inoltre possono essere erogati anche i dispositivi realizzati o adattati singolarmente in conformità ad una prescrizione medica come le carrozzine classiche, elettroniche o leggere, le scarpe ortopediche, i plantari, i rialzi. Ci sono inoltre di ausili acquistati direttamente dalle Aziende Usl e dati in comodato d’uso all’assistito.
Alcuni dispositivi particolari sono invece acquistati direttamente dalle Aziende Usl e forniti in comodato d’uso all’assistito. Tra questi ci sono i ventilatori polmonari, gli apparecchi per l’alimentazione enterale, i montascale ecc.
Procedura per ottenere gli ausili
Il procedimento per ottenere gli ausili, le protesi, e ortesi a carico del Servizio Sanitario Nazionale si divide in prescrizione, autorizzazione, fornitura e collaudo. In ciascun passaggio vengono coinvolti in modo diverso l’assistito, il medico prescrittore e il fornitore. Vediamoli nel dettaglio
La prescrizione
La prescrizione è redatta da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale, competente per la tipologia di menomazione o disabilità gravi per cui si prescrive il prodotto.
Viene fatta sotto un’attenta valutazione clinica del paziente e deve quindi presentarne una diagnosi circostanziata. Occorre inoltre specificare l’indicazione del dispositivo protesico, ortesico o dell’ausilio prescritto, completa del codice ISO identificativo; e devono essere precisati gli eventuali adattamenti necessari per l’eventuale personalizzazione. La prescrizione è accompagnata da un programma riabilitativo.
L’autorizzazione
L’autorizzazione alla fornitura del dispositivo è rilasciata dall’Azienda Usl di residenza dell’assistito. E’ volta a verificare se il richiedente rientra fra gli aventi diritto, e se vi è corrispondenza tra la prescrizione medica ed i dispositivi codificati del Nomenclatore.
Il collaudo
Si tratta dell’ultima fase del procedimento ed è avviata dopo la consegna del prodotto. Il collaudo è volto a verificare la corrispondenza fra quanto prescritto e quanto fornito e viene eseguito dallo specialista prescrittore o dalla sua unità operativa. Il fornitore dell’ausilio deve informare l’Azienda Usl entro tre giorni lavorativi dalla consegna. L’assistito è quindi invitato, entro 15 giorni, a presentarsi per il collaudo. In caso di impossibilità a deambulare la pratica viene effettuata a domicilio o presso la struttura di ricovero.
Gli aventi diritto possono quindi beneficiare di tutta una serie di protesi, ortesi o ausili tecnici per condurre una vita il più possibile autonoma ed in salute.