E li chiamano disabili, il libro con le storie di diversamente abili

Copertina del libro E li chiamano disabiliE li chiamano disabili racconta sedici storie, tutte diverse ma con un unico, comun denominatore: l’amore per la vita dei protagonisti, uomini e donne che hanno fatto della loro condizione un punto di forza, che hanno avuto il coraggio della non-rassegnazione.
C’è Alex Zanardi, pilota, che in uno spaventoso incidente ha perso le gambe, ma non la voglia di vivere e di correre, o i ‘Ladri di Carrozzelle’, gruppo musicale formato da distrofici che si esibisce in tutta Italia.
Accanto a chi è diventato disabile, si incontrano anche persone che sin dalla nascita hanno dovuto fare i conti con la loro disabilità, ma non per questo si sono persi d’animo.
Come Simona Atzori, ballerina e pittrice di talento dove madre natura si è scordata delle braccia: una vita piena, un’allegria contagiosa, un fidanzato pilota di elicotteri.
Simona non si è arresa: i suoi straordinari piedi, che usa per qualunque cosa, l’hanno portata lontano, in Canada.
Qui impara benissimo l’inglese, si iscrive alla University of Western Ontario e si laurea in Visual Arts con menzione d’onore. Ora danza, dipinge ed è felice perché, per lei, “i veri limiti esistono in chi ci guarda”.
C’è poi la storia di Fulvio, affetto da tetraparesi spastica distonica, a 39 anni è uno dei teorici della fisica più ricercati del mondo.
O del dottor Anibaldi, chirurgo, paraplegico dal 1983: ora è il massimo esperto di senologia all’ospedale di Rieti e, grazie ad un prodigio dell’artigianato, riesce ad operare i suoi pazienti in posizione eretta.
Certo, i personaggi descritti fanno tutti grandi cose, ma il pensiero va anche alla moltitudine che, lontana da ogni clamore, realizza l’impresa più grande: quella di vivere dignitosamente, giorno dopo giorno.

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3 pensieri su “E li chiamano disabili, il libro con le storie di diversamente abili

  1. sn delle storie bellissime, gia immagino *.* comprerò al piu presto qst libro
    e ne farò una parte d me 🙂

  2. Bello. Scorrevole.
    Grandi potenzialità dei diversamente abili.
    Bello che qualcuno racconti che oltre a questo mondo arrivista e violento, c’è anche “un’isola” dove regnano quei valori umani che sembrano in via di estinzione.
    Bello che qualcuno ci spieghi che il disabile non deve far “paura”.
    Spesso il disabile è solo una persona con dei grossi limiti fisici MA NON MENTALI.
    Definirei questo libro UNA PERLA

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