Impulsi elettrici per aiutare i disabili a comunicare con gli altri.

Ruota di sedia a rotelleLo strumento, ideato dal Politecnico di Milano, viene sperimentato all’Irccs “Eugenio Medea” di Bosisio Parini (Lecco) su pazienti colpiti da malattie neuromuscolari.
Questo strumento “leggerà il pensiero” e servirà per aiutare i disabili gravi a scrivere e parlare via computer, ma anche a navigare in internet, ad accendere la tv, ad alzare o abbassare le tapparelle e a svolgere tutte le attività della vita quotidiana.
Consiste in un’architettura hardware miniaturizzata e montata su un casco, capace di rilevare e registrare le onde cerebrali attraverso un gruppo di elettrodi indossati esternamente e di trasferire l’informazione raccolta a un software, che codifica i segnali elettroencefalografici in movimenti del cursore di comando sullo schermo del pc.
E con addestramento ad hoc, ogni malato potrà adattare il sistema alle proprie caratteristiche ed esigenze, fino a ottenere un’interfaccia cervello-computer (brain computer interface).
Gli esperti dell’Irccs Medea, assicurano che i vantaggi sul fronte della riabilitazione sono evidenti e che sarà possibile la comunicazione e aumentare l’autonomia in pazienti con gravi disabilità, oltre che migliorare la qualità di vita permettendo un maggior uso di strumenti per apprendere e interagire con l’ambiente esterno.
Grazie a questo caschetto, aggiunge Anna Turconi, primario del Raggruppamento di riabilitazione funzionale dell’Istituto di Bosisio Parini, potremo intraprendere percorsi riabilitativi volti al recupero delle funzioni cognitive e di apprendimento di questi pazienti.

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