Basta infatti raccogliere le difficoltà che incontra chi vive su una sedia a rotelle, farne un elenco e comunicarle a qualcuno in grado di utilizzarle per risolvere praticamente i problemi per avere a disposizione uno sportello capace di “far divenire visibile il bisogno per mirare l’intervento”.
Obiettivo dell’iniziativa è rendere più normale la vita alle persone diversamente abili, favorendone l’integrazione nella società e la partecipazione alle attività produttive e sociali.
Insomma, farne degli individui in grado di interagire con il mondo esterno e vivere in un ambiente privo degli attuali ostacoli. L’handicap infatti si ha solo quando la disabilità è unita alle barriere.
Giuseppe Fusco, dell’Isti-Cnr, spiega che per prevenire l’insorgenza dell’handicap è importante abbattere gli ostacoli mediante la diffusione della conoscenza, è perciò importante che ogni cittadino possa sapere con chiarezza quanto il settore sociale e sanitario offre a livello di sostegno, di integrazione e di opportunità, anche attraverso internet, con servizi on-line e con uno sportello che favorisca la circolarità dell’informazione.
In questo ambito, l’Isti-Cnr di Pisa svolge un’attività di consulenza e formazione destinata, non solo ai disabili, ma anche a enti, istituzioni e operatori del settore (insegnanti di sostegno, educatori, terapisti della riabilitazione).
“Abbiamo organizzato”, precisa il ricercatore, “corsi di informatica a vari livelli, rivolti a insegnanti delle scuole elementari e di sostegno e a giovani disabili in età scolare.
C’è poi un laboratorio informatico dove i disabili possono consultare materiale e trovare mezzi e strumenti per l’apprendimento, ma anche per avere maggiori opportunità culturali, ricreative e sociali”.
E non è finita. Il Progetto ha finanziato alcune borse di studio, e altre ne verranno erogate, destinate a persone con handicap, che possono così collaborare a tempo pieno alle attività informative presso l’Isti-Cnr.
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