Senza Maschera di Davide Cervellin: Storie al limite della normalità

Senza Maschera di Davide CervellinDavide Cervellin, l’autore del libro Senza maschera, cieco dall’età di sedici anni, è un imprenditore di successo con un’azienda, la Tiflosystem, che ha fondato il suo business su tecnologia e servizi pensati per l’autonomia delle persone disabili.
In questo libro traccia un percorso per molti versi autobiografico sbirciando nella quotidianità di persone fisicamente “non normali” ma capaci di vivere normalmente: persone reali, le cui storie sono spunti per la narrazione.
Paolo, il protagonista letterario, dopo l’incidente non può più stare a proprio agio nel sistema costruito sulle esigenze standard di uomini normali, eppure non rinuncia alla laurea, al matrimonio, al lavoro di imprenditore, all’impegno per la propria comunità.
Può farlo grazie alle persone che si prendono cura di lui, agli edifici senza barriere architettoniche, e soprattutto grazie alle nuove tecnologie: computer a riconoscimento vocale, macchine per girare le pagine dei libri e carrozzine che si muovono con un soffio.
Davide, protagonista reale, sulle tecnologie capaci di rendere normale una vita che altrimenti non potrebbe esserlo ha costruito il suo lavoro, ha scommesso un’intera impresa. L’intuizione fondamentale che ha dato il via a questo progetto è stata capire che le persone disabili possono trarre il massimo dalla vita come gli altri.
Il trucco sta nel dar loro i mezzi adeguati per farlo. Ecco allora display braille, sintetizzatori vocali, comunicatori a voce digitalizzata, emulatori di tastiera che consentono l’accesso all’uso del computer, programmi di didattica riabilitativa.

Nelle storie che Cervellin racconta in Senza maschera non appaiono nè commiserazione, nè conversioni mistiche indotte dal dolore.
Nessuno sta meglio quando scopre di essere cieco o paraplegico: tuttavia non si dà per vinto e si sforza, con gli aiuti adeguati, di vivere normalmente. E’ uno schietto realismo quello che pervade le pagine del libro.
C’è un problema? Bisogna ragionare a partire da quella prospettiva. Cervellin lascia spine dorsali spezzate e occhi chiusi per sempre, ma da lì, da quel punto di partenza, doma la tecnologia a servizio della persona: escogita espedienti per permettere a tutti di condurre una vita realizzata, anche se più difficile degli altri, dei “normali”.
Quello di Cervellin è un racconto aderente alla vita, e come la vita sa di temporale, di traguardi, di lacrime, di discussioni, di sesso, di strade polverose, di soppressa e vino.
Tiflosystem.it

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