Arriva il bonus famiglie per tutti i nuclei famigliari in cui c’è un disabile

Nucleo FamigliareIl “bonus famiglie” da 1.000 euro, con tetto di reddito a 35.000 euro l’anno, scatterà per tutti i nuclei in cui c’è un disabile, e non solo per quelli in cui l’handicap riguardi un figlio. Il governo con una circolare corregge la rotta e allarga la platea dei beneficiari del rimborso Irpef istituito con il decreto legge appena approvato dal Parlamento.

Quel provvedimento prevedeva l’erogazione di una somma variabile da 200 a 1.000 euro, per determinate tipologie familiari. La soglia massima di reddito familiare è stata fissata in 22.000 euro l’anno, per i nuclei con più di cinque componenti. La legge dice anche le famiglie in cui c’è un disabile hanno diritto ai 1.000 euro, indipendentemente dal numero di componenti, se le entrate complessive non superano i 35.000. Nel testo però c’è un rinvio legislativo che, applicato alla lettera, limiterebbe molto il campo di applicazione: si precisa infatti che la presenza di un disabile va verificata in base ai criteri del Testo unico delle imposte sui redditi: e in quella sede, ai fini delle detrazioni Irpef, è rilevante solo l’handicap degli eventuali figli a carico.

Questa interpretazione restrittiva aveva provocato notevoli malumori nel mondo dell’handicap. Un’eco delle proteste è arrivata anche in Parlamento. E proprio ieri, rispondendo in commissione Affari sociali della Camera a un’interrogazione di Livia Turco (Pd) ha annunciato la volontà di fare marcia indietro. «La problematica in questione – si legge nel testo della risposta – è già all’attenzione del ministero dell’Economia e delle Finanze e sarà adeguatamente illustrata e risolta, nel senso auspicato dagli onorevoli interroganti, in occasione di una circolare interpretativa in fase di emanazione». Dunque la circolare dell’Agenzia delle entrate, che dovrebbe essere pronta a giorni, preciserà che la norma può essere interpretata in senso più largo, includendo anche il caso in cui il disabile sia il richiedente del bonus o il coniuge, o eventualmente un altro familiare a carico come ad esempio un anziano.

Il termine per presentare la domanda, per lavoratori dipendenti e pensionati che vogliano far valere il reddito del 2007, scade a fine febbraio.
Intanto sempre alla Camera, in una conferenza stampa, Pier Luigi Bersani ha accusato il governo di voler «spianare» le liberalizzazioni messe in cantiere nella scorsa legislatura, ad opera proprio dell’ex ministro dello Sviluppo economico. «E’ una retromarcia ormai visibile e coerente. Il governo liberale – ha detto Bersani – ha spianato le liberalizzazioni con iniziative annidate dentro vari strumenti».

Tra gli esempi citati le misure sulla class action: secondo Bersani la nuova legge «svuota la potenzialità di questo strumento» ed è «uno schiaffone a tutte le famiglie e gli italiani vittime degli scandali finanziari». Sotto accusa anche «il disegno di legge Gasparri-Tomassini che ripristina il monopolio delle farmacie tradizionali».


FONTE:
IlMessaggero.it

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