In Trentino inaugurato il nuovo Centro Giovani di Anffas per diversamente abili.

Ruote di due sedie a rotelleLa valutazione di questa fascia d’età quale periodo altamente problematico, caratterizzata da cambiamenti fisici e psicologici che modificano l’individuo e che ne determinano la personalità futura, trova consenso omogeneo anche in letteratura. Dobbiamo dare una valenza diversa alla problematica quando abbiamo davanti un soggetto portatore di handicap, sia per quanto riguarda la sfera prettamente fisica sia per quella comportamentale o della personalità.
L’obiettivo di uno sviluppo armonico tra le diverse dimensioni della persona, la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità, il consolidamento dei propri talenti per una loro spendibilità nella società, diventano regioni sconosciute e piene di contraddizioni.
Nel concreto la proposta educativa del Centro Giovani è rivolta ad un’utenza compresa tra i 14 e i 25 anni, aventi tematiche di gravità per quanto riguarda la sfera sensoriale, motoria, cognitiva, che esprimono un potenziale raggiungimento di minime autonomie.
L’utenza potrà usufruire dei percorsi individualizzati della struttura per un massimo 5 anni, oltre i quali la persona potrà definirsi quale “Giovane Adulto”.
Attualmente il centro accoglie circa 6 utenti con differenti problematiche di tipo fisico, sociale e comportamentale.
Tutti questi giovani hanno dimostrato di poter perseguire un cammino verso alcune autonomie, seppur dimostrate in aree diverse tra loro, e ci impegnano nella ricerca di percorsi mirati e personalizzati, nel rispetto delle loro diversità.
L’equipe del Centro Giovani è composta da diverse figure professionali così configurate: educatori, un fisioterapista, una psicomotricista, uno psicologo, un pedagogista, un medico, un’assistente sanitaria, un neuropsichiatria, un’assistente sociale.
Le diverse figure professionali svolgeranno il loro lavoro a partire dalla condivisione del Progetto Educativo Individualizzato e si riuniranno almeno una volta al mese per le verifiche. Il pedagogista si riunirà con gli educatori una volta in settimana, per stabilire le linee principali di intervento, aggiornare il progetto, verificare i percorsi, modificare le strategie, stabilire le modalità educative in concerto con il parere espresso dall’Equipe.
Sono previsti incontri di verifica con la famiglia, la scuola e i servizi sociali, altresì con i referenti di progetti esterni alla struttura. Per ogni utente che frequenterà il Centro Giovani, sarà steso un Progetto Educativo Individualizzato che conterrà le linee guida del percorso educativo e terapeutico, gli obiettivi e le verifiche dei risultati.
Le verifiche ai progetti saranno periodiche ed avverranno in sede di programmazione con il pedagogista referente e gli educatori.
Gli aggiornamenti con l’Equipe verranno puntualmente trasferiti nel PEI e pertanto riscontrabili e verificabili dai membri dell’Equipe stessa. I dati del PEI saranno in futuro informatizzati e pertanto accessibili solo alle figure preposte.
Nel Centro Giovani, gli ambienti, sono stati appositamente studiati per rispondere ai requisiti degli utenti e godono di una certa comodità di spazio. Anche gli arredi sono stati pensati sulle caratteristiche dei ragazzi e della loro giovane età.
Il Centro offre diverse opportunità educative e terapeutiche, alcune spendibili all’interno, altre all’esterno della struttura. Attività motoria e fisioterapica; a questo proposito è stata studiata la palestra attrezzata avente al suo interno una pallestra.
Date le difficoltà motorie presentate dai giovani ospiti, è previsto che gli interventi vengano svolti all’interno del Centro; Attività di psicomotricità; grazie alla palestra e alla pallestra, le attività verranno svolte all’interno del Centro; attività di informatica; attività sensoriali; attività educative specifiche (nel rispetto del Progetto Educativo); piscina, che si svolgerà all’esterno; educazione fisica; Pet – Therapy, attività svolta a S. Patrignano; Art – Therapy, svolta all’interno del Centro; Musicoterapia, svolta all’esterno del Centro.
Gli obiettivi educativi che sostengono le attività sopra esposte, devono essere necessariamente condivise con la famiglia e compatibili con la storia personale del ragazzo.
Infatti è all’interno dello spazio famigliare che il soggetto potrà continuare il suo percorso di vita, maturando quanto ha acquisito al Centro.
Seppur sussistano differenze consistenti tra i giovani ospiti è indispensabile consolidare un equilibrio relazionale che permetta loro di convivere serenamente nel rispetto delle diversità.

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