Spagna: Città accessibile ai disabili

Città italiane ancora lontane dagli standard europei di accessibilità secondo l’Unione europea. Il primo premio per la città a misura di disabili è andato a una città spagnola, Avila. Premiate anche Barcellona, Colonia e la finlandese Turku. Non sono entrate in finale le tre città italiane – Parma, Reggio Emilia, Cuneo -selezionate dalla giuria nazionale tra 66 partecipanti.

EUROPA SENZA BARRIERE – La prima edizione del concorso “Access city“, bandito a luglio scorso dalla Commissione europea, rientra nella strategia promossa a favore dei disabili e dei loro diritti. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che incontrano nelle aree urbane e stimolare le città ad abbattere le barriere architettoniche, favorendo così l’accesso a edifici, trasporti e altri servizi. «I disabili hanno gli stessi diritti degli altri, ma per loro l’accessibilità è un requisito essenziale per poterne godere; per questo è al centro della nostra strategia di costruire un’Europa senza barriere – afferma Viviane Reding, commissario Ue per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza -. Il premio per le città a misura di disabili dovrebbe motivare le amministrazioni che devono ancora compiere ulteriori progressi in tal senso».

VINCITRICI – La Commissione ha premiato Avila per aver migliorato l’accessibilità degli edifici pubblici, grazie anche a una programmazione urbana avviata sin dal 2002 in collaborazione con le associazioni dei disabili. La città ha previsto anche incentivi in tal senso per il settore privato e ha migliorato l’accesso dei disabili alle strutture turistiche e al mondo del lavoro. Per migliorare l’accessibilità, Barcellona sta seguendo l’ottica della “progettazione per tutti”, con particolare attenzione alle strutture edilizie e ai servizi di trasporto, incluse biglietterie automatiche di facile accesso progettate con il coinvolgimento di persone disabili. Colonia dal 2004 coinvolge un ampio ventaglio di amministrazioni cittadine con chiare responsabilità e opportunamente coordinate, prevedendo anche una formazione specifica per i progettisti e il personale incaricato della supervisione delle opere di edificazione. Turku, città storica alle prese con problemi di accessibilità di difficile soluzione, in particolare per le strutture edilizie, ha avviato un articolato programma coinvolgendo le persone con disabilità.

FONTE:

Corriere.it

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