Varese: Dal 24 aprile al 5 giugno “Vietato Frenare” una rassegna dedicata al mondo dell’handicap

Bruno CaratiSi può essere disabili nel fisico. Si può essere disabili nella mente. Si può essere disabili e non saperlo.Al mondo dell’handicap, alle sue barriere sociali, ai suoi linguaggi è dedicata la rassegna “Vietato frenare” che la Pro Loco di Gavirate ha voluto inserire nel suo cartellone e che avrà il suo primo appuntamento venerdì 24 aprile con un personaggio unico e grandioso nella sua “diversità”: Bruno Carati, gambe e braccia paralizzate dalla nascita, stimato pittore e perfetto automobilista.

Insieme all’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Cultura del Comune di Gavirate, ai Lions, all’Associazione “L’Immaginario”; all’Ispe Valcuvia e al Cesvov, Luciano De Maddalena e soci hanno creato un programma che vedrà alternarsi teatro, cinema, sport, dibattiti, incontri con gli studenti, il tutto tra il 24 aprile e il 5 giugno prossimi: “Nel nostro statuto c’è anche il sociale – spiega Luciano De Maddalena, Presidente della Pro Loco – Il mondo del disabile è sempre stato un nostro riferimento.
Avevamo già organizzato piccoli eventi tematici: una mostra, un balletto. Visto che, per quest’anno, ci eravamo prefissati di innovare la nostra proposta, abbiamo voluto avvicinarci alle tante realtà che quotidianamente vivono, lavorano e si divertono in modo normalissimo, nonostante gli stereotipi creati dalla nostra società”.
Voce narrante della vita del disabile nel ventunesimo secolo sarà proprio quella di Bruno Carati che perse l’uso degli arti a causa del forcipe durante il parto.
La sua grande determinazione lo ha portato a superare barriere ritenute insormontabili: “Ho la patente e guido – spiega – Non ho potuto ottenerla in Italia dove ci sono molti limiti, ma in Svizzera, dove sono più aperti e la mia vettura modificata, anche se costruita secondo tutte le norme richieste, è passata al vaglio della commissione”.
A bordo della sua auto, Bruno ha raggiunto la sede dell’incontro e così farà anche il 24 dove arriverà all’Auditorium di Gavirate alle 21 per partecipare al lavoro teatrale messo in scena dalla compagnia Itineraria dal titolo “Tre con una mano sola, storia di un uomo come tanti altri”. Si tratta di un lavoro autobiografico della vita di Bruno, della moglie Angela e del loro figlio Manuel, della loro vita fatta di successi e illusioni, di sconfitte e di amarezze.

Venerdì 8 maggio, al cinema Garden sarà la volta del film “Si può fare”. E’la storia di Nello, sindacalista scomodo, che negli anni ’80 si ritrova a dirigere una cooperativa di disabili psichici, ex pazienti dell’ospedale psichiatrico dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia. Interpretato da Claudio Bisio, Anita Caprioli e Giuseppe Battiston è una sorta di remake, trent’anni dopo, del celeberrimo “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Alla serata, che avrà inizio alle 21, parteciperà il presidente della cooperativa che ha ispirato la pellicola e un paio di attori, salvo impedimenti dell’ultimo minuto.

Momento particolarmente importante sarà l’incontro con le scolaresche e Bruno Carati che si confronterà sui temi del diverso e dell’handicap con i ragazzi dello Stein il 17 aprile, con gli alunni delle quarte e delle quinte delle primarie del comprensivo il 20 e con i ragazzini della media Carducci il 22: “Io ero l’unico disabile a non muovere le braccia su oltre 800 studenti ma non ho mai avuto difficoltà – ricorda Bruno – i miei compagni mi aiutavano in tutto. In modo assolutamente naturale e io non mi sono mai sentito inferiore”.

La normalità, dunque, nella diversità: è questo il messaggio che la Pro Loco vuole lanciare anche nell’ultimo incontro, che sarà condotto dal giornalista Roberto Bof. Venerdì 5 giugno, all’oratorio di Gavirate, si vivranno da vicino le emozioni di tanti atleti che quotidianamente si impegnano, lavorano e si preparano per gare e competizioni: dall’associazione Free Riders, alla Canottieri Gavirate, all’Anffas, all’Associazione Vharese, alla Polha, all’Uildm e all’A.di.a.psi Varese.

Tutte le iniziative sono a offerta libera: il ricavato verrà versato in favore dell’Associazione Varese per l’oncologia.

FONTE:
VareseNews.it

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