Roma: La storia di Andrea, un bambino down, aggravatosi in ospedale

Una vera odissea in ospedale, con una diagnosi di sospetta bronchiolite che prima si trasforma in sospetta broncopolmonite e poi diventa la certezza di una grave disabilità con tetraparesi, grave ritardo neuromotorio, epilessia e disfagia. Il sospetto dell’associazione è infatti che l’ospedale in cui il piccolo è stato ricoverato all’età di sei mesi, e che lo ha avuto in cura, abbia responsabilità nell’aver causato gravissimi e irreparabili danni alla salute del piccolo, compromettendone in modo definitivo la qualità di vita.Il racconto delle vicenda spiega il motivo di questi sospetto. A sei mesi gli viene diagnosticata una sospetta bronchiolite e viene ricoverato presso l’ospedale vicino casa.

Andrea continua però a presentare difficoltà respiratorie, scatti e febbre, e i genitori – vista l’urgenza – si recano nuovamente presso il Pronto soccorso dell’ospedale dal quale era stato appena dimesso. Trascorre un’ora ma il bambino continua a peggiorare: consulti fra medici, cardiologi e anestesisti e poi la decisione di acconsentire al trasferimento – richiesto ancora una volta dai genitori – al centro cardiologico dell’ospedale dell’altra provincia utilizzando il dipartimento di emergenza del 118 con elisoccorso. Nel prendere in carico il bambino, gli operatori del 118 dichiaravano gravissima la situazione temendo per la vita: ricoverato nel reparto di rianimazione, i medici lo hanno curato potendo poi solamente constatare la grave situazione di disabilità che aveva acquisito.

FONTE

SuperAbile.it