Disabili: Resoconto sull’accessibilità negli stadi italiani.

StadioLa questione sollevata da alcuni tifosi del Toro “diversamente abili” si è prestata a fare un’indagine tra i vari stadi italiani per capire com’è la situazione negli altri impianti italiani.
Il Torino FC ha avuto la cura di predisporre un’area attrezzata dove la visuale è anche buona.
Analoga situazione alla Fiorentina e al Siena, tra le società più sensibili al problema, bocciato il Treviso, che ha da risolvere parecchi problemi legati allo stadio (che ad inizio stagione non era neppure omologato per la serie A).
Un ragazzo portatore di handicap doriano ci fa sapere che a Marassi la situazione non è delle migliori.
Ci sono code per avere i biglietti omaggio, soprattutto in vista dei grandi match e nessun luogo specifico per chi ha problemi fisici. Sono due anni che la Sampdoria promette di migliorare le condizioni, ma, oltre a non avere ancora dato risposte concrete, con il decreto Pisanu la situazione tende a diventare più complicata. All’Olimpico, fronte giallorosso, stesso trattamento del Torino, si può sostare solo in Tribuna Tevere, perché è impossibile, anche volendo, poter entrare in curva sud.
Qualcuno sottolinea che per questo stato di cose lo stadio della capitale “è indegno”.
A Cesena ci sono state proteste a riguardo alcune settimane fa e la società ha diramato un comunicato in cui dice che i disabili potranno richiedere i biglietti omaggio, ma non specifica in quale settore.
Al San Filippo di Messina è stata adibita una zona presso la tribuna, ma risulta essere un posto cosiddetto di passaggio e per giunta non coperto, anche se in posizione centrale.
Lo stadio siciliano è stato completato in gran fretta nel 2004, quando la squadra è salita in A e ulteriori lavori sono necessari per renderlo più agevole.
La situazione a San Siro è migliore, ma qui stiamo parlando dello stadio italiano più adatto al calcio per antonomasia.
Una cosa certa è che in tutti gli impianti italiani i disabili non possono assistere alla partita nelle curve ritenute pericolose in caso di emergenza.
Un problema non da poco perché anche se il decreto Pisanu è stato studiato per eliminare la violenza, la perfezione è ben lontana per poter dire che lo stadio adesso è un luogo sicuro.

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