Finanziaria: arrivano i tagli per la scuola e gli alunni disabili.

Alunni vicino ad una sedia a rotelleAlla ripresa delle lezioni, il quadro per gli studenti disabili e il numero insufficiente di insegnanti di sostegno è realmente al limite.
Sembra proprio che l’integrazione nella scuola, promossa anche per legge (la 104/92), sia ancora lontana da realizzarsi.
Basta pensare al numero degli insegnati di sostegno, ancora assolutamente insufficiente: lo scorso anno erano circa 81.000, con un incremento del 3,8 per cento rispetto al precedente anno scolastico, un rapporto quindi pari a un insegnante di sostegno ogni due alunni.
Incremento peraltro assicurato soltanto dall’organico “di fatto”, quello cioè che tiene conto anche delle ore assegnate in deroga.
Il rapporto di uno a due dovrebbe rimanere inalterato anche quest’anno, assicura il ministero, ma da molte province e scuole italiane arrivano già notizie di tagli alle ore di sostegno: il numero dei docenti non cambia, ma dove aumenta il numero degli studenti disabili la diminuzione delle ore di sostegno è inevitabile e matematica.
Da qui, altrettanto inevitabile, il ricorso ai Tribunali civili con l’obiettivo di ottenere ciò che la legge in realtà già prevede (e che, infatti, le sentenze hanno ribadito): un numero di ore di sostegno corrispondente al Piano educativo individualizzato.
Salvatore Nocera (vicepresidente della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, sigla alla quale aderiscono molte associazioni che sostengono i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie), spiega che un terzo degli 80.000 insegnanti di sostegno non è specializzato; la metà, addirittura, sono precari.
C’è poi da considerare un altro aspetto che renderà ancora più difficile la questione sostegno: dovrebbe essere infatti approvato un decreto che contiene una proposta già inserita nella Finanziaria 2002.
Questa stabilisce che le ore di sostegno in deroga possono essere assegnate soltanto agli studenti con disabilità gravi. Il Consiglio di Stato, che si è pronunciato sullo schema di regolamento predisposto dal Ministero dell’Istruzione ‘per l’individuazione degli alunni in situazioni di handicap’, ha espresso parere di dubbia costituzionalità.
A preoccupare è anche la situazione all’interno delle strutture scolastiche. Manca personale qualificato che si occupi anche delle questioni più elementari, come l’assistenza igienica degli alunni disabili.
Ma soprattutto mancano ancora, nella maggior parte delle regioni, gli accordi di programma interistituzionali tra Uffici scolastici regionali, Enti locali e Asl, che stabiliscano con precisioni i compiti di tutte le persone coinvolte nel processo di integrazione scolastica.
Gli accordi di programma investono molti punti fondamentali, dal trasporto all’assistenza, alla fornitura di ausili tecnici e informatici, fino a una più agevole continuità tra scuola, formazione e inserimento nel mondo del lavoro degli studenti disabili.

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Un pensiero su “Finanziaria: arrivano i tagli per la scuola e gli alunni disabili.

  1. Difficile commentare. Sono collaboratore scolastico, posso dire che noi, quest’anno in particolare stiamo vivendo con attenzione la situazione disabili a scuola. Istituto superiore, quindi scuola dell’obbigo fino a sedici anni. Ne abbiamo da almeno dieci anni di disabili a scuola fino ad ora non gravi. Quest’anno si è iscritto un disabile che fino in quello passato è stato “parcheggiato” perchè diversamente non si potrebbe definire, alle medie inferiori. Ora è con noi. Ha diciassette anni, non ha difetti fisici rilevanti, è autonomo, definito iper-attivo dal genitore; scappa letteralmente dalla scuola, non sta fermo un attimo in classe, sputa ai compagni, ruba le merende, non ascolta in nessun caso gli insegnanti di sostegno e neppure i proff. in classe, continuamente dobbiamo riprenderlo dai corridoi, cercando di farlo rientrare in classe, inutilmente. La madre accusa la scuola “non lo capite”. Non possiamo mettergli le mani addosso e di questo ne sono coscente come lo sono anche tutto il resto del personale, però non dobbiamo farlo uscire dalla scuola (senza toccarlo), come si fà????? E’ possibile che un collaboratore scolastico venga obbligato a rimanere vicino alla porta della classe per fare da guardia ad un solo alunno???? E con quali mezzi? In che modo? La nostra è una succursale, formata da pian terreno con atrio di ingresso, primo e secondo piano, le funzioni del collaboratore sono di sorveglianza ma verso tutti non verso una sola persona, come si fa a gestire tale situazione??? Il Dirigente scolastico ” non siete capaci di educare” , perchè non viene lui??? I collaboratori scolastici non sono specializzati per questo tipo di emergenze; si perchè secondo me di emergenza si tratta!!! E il resto dei compiti chi li svolge? Fotocopie, centralino, assistenza ai laboratori, traferimento da questi alle classi, lettura delle circolari per alunni in classe, assenze giornaliere, sorveglianza classi scoperte, sorveglianza atrio, spostamento disabili nelle aule speciali, ai bagni, accompagnamento a/per l’ingresso della scuola, ecc, ecc, perchè come sapete non si fermano qui i compiti dei collaboratori, scolastici e siamo in due. Uno fisso per un disabile e l’altro che si fa carico di tutto il resto??? Ma l’istituzione dov’è, Il Ministro che io non lo scriverei neppure con lettera maiuscola perchè non lo merita secondo me, le sa queste cose??? Ci vive nella scuola?? Come disse quello ……… ” io speriamo che me la cavo”!!!!

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