L’opera è scritta e diretta dal nostro socio Michele Franco, disabile in carrozzina dal 2005 a seguito di un incidente stradale, che ha voluto raccontare la sua esperienza attraverso il linguaggio teatrale, a lui noto da anni, ribaltando i luoghi comuni più frequenti relativi a chi si trova a vivere su una carrozzina e proponendo una visione integrata del disabile, lontana da semplici patetismi e più aderente alla realtà.
Lo spettacolo fa parte del progetto “Scenari al di là delle barriere. Un teatro per l’integrazione”, che ha vinto nel 2008 il Bando della Provincia di Roma “Progetti culturali per la promozione dei soggetti espressione del territorio”.
La “performance”, interpretata da una compagnia integrata di attori normodotati e non, si terrà, come descritto nella locandina allegata, in Roma presso il “Duncan 3.0” di via Anassimandro 15 (zona Pigneto) nelle giornate 6-7-8-12-13-14-dicembre 2008.
Al fine di approfondire le problematiche affrontate nell’opera, è previsto, in coda all’ultima replica del 14 dicembre p.v., un incontro con le associazioni e gli operatori del mondo della disabilità (1)(cfr. brochure allegata). Ci farebbe piacere se poteste portare in tale sede una testimonianza della vostra esperienza e, se possibile, inserire l’evento nel vostro sito.
Si fa infine presente che il locale è accessibile ed è fornito di servizi attrezzati per disabili; inoltre per la durata dello spettacolo – circa 45 minuti – non sono previsti posti a sedere, salvo specifiche esigenze personali (disabili, anziani, donne incinta, ecc.). Il prezzo del biglietto è di 10 € – ridotto 8 €.
Disabili omaggio e accompagnatori prezzo ridotto.
Chi era Toro Seduto? Un condottiero Sioux, forte e coraggioso, che non aveva paura. Un capo impavido, che non esitò a combattere contro gli invasori della sua libertà, sua e della sua gente; contro chi minacciava di togliergli con le armi il respiro e la vita stessa.
Toro Seduto, probabilmente, correva a cavallo nelle sconfinate praterie che occupavano l’America prima che fosse invasa da grattacieli e fast food, da armi a buon mercato e coca cola. Chi è Toro Seduto oggi? Toro Seduto oggi è chiunque scelga di non abbassare la testa, chiunque mantenga lo sguardo fisso all’orizzonte, perso tra prateria e cielo. Fino all’obiettivo da raggiungere.
Oggi Toro Seduto è il dj della “radio della riserva”. Ha smesso di camminare dopo un brutto incidente che, come ci racconta proprio lui, gli ha “spezzato la colonna e la vita”. Un incidente dopo il quale si potrebbe, semplicemente, smettere: smettere di pensare, di sentire, di provare e di andare. Smettere di vivere. Un incidente dopo il quale Toro Seduto ha scelto di rialzare la testa. Con fatica, ma di rialzarla.
E ha scelto di intraprendere un viaggio. Un viaggio lungo, faticoso, spesso doloroso. Un viaggio che passa attraverso le sue parole, le parole urlate o sussurrate dalla sua radio. Parole ascoltate da molte altre persone che si trovano nella sua stessa condizione. Ascoltatori, lontani o vicini, che sanno condividere il dolore, l’amarezza, la gioia, la speranza e il disincanto. Un popolo di altri Toro Seduto che combatte contro le strutture inospitali ed il pregiudizio, contro tutta quella parte di mondo che vorrebbe relegarli alla condizione di invisibili. Invisibili perché disabili. Disabili ma non finiti.
Ed è questo che Toro Seduto racconta tutti i giorni. È questo che passa attraverso le parole e la musica. Le “canzoni senza tempo” che danno l’energia e la spinta necessaria per andare avanti. Perché non importa se si va incontro al futuro volando, in treno o in carrozzina. L’importante è andare. Parola di Toro Seduto.
FONTE:
Metamorphe.it