Disavventura di un Automobilista Disabile

Da un anno si vedeva arrivare a casa multe per il mancato pagamento del pedaggio autostradale. Richieste di incasso per presunte violazioni che lui sapeva di non aver mai commesso. In quei giorni contestati lui, M.V., un giovane portatore di handicap spezzino di 23 anni, non era certamente sulle autostrade diretto a Milano, Brescia, Genova o Torino, come ratificato dalle missive che gli arrivavano in continuazione. La prova definitiva della sua innocenza la riuscì ad ottenere grazie all’intervento della polizia stradale spezzina: chiese ed ottenne che gli venissero spedite le foto di quando sarebbe passato dai caselli senza pagare. Dalle immagini risultò chiaramente la verità: dal varco autostradale era passato un gigantesco autoarticolato, non certamente l’auto con i comandi modificati per permettere la guida più agevole al giovane.All’inizio si pensò ad un semplice errore: magari un numero di targa invertito che aveva finito per provocare una serie di sbagli. A fine estate, però, ecco ritornare l’incubo per M.V.: nuove sanzioni, ancora richieste di pagamento da parte della società autostrade. A quel punto il giovane ha fatto una segnalazione alla polizia stradale della Spezia. Il comandante Bianca Venezia ha chiesto ai suoi collaboratori, l’ispettore capo Gianluca Fazzolari e il vice sovrintendente Savino Focacci, di indagare su quella strana vicenda.

Agli uomini della stradale sono servite alcune settimane per venire a capo della situazione e risolvere il rebus. Sono partiti proprio da quei fotogrammi che avevano salvato dai guai finanziari il giovane disabile. Fazzolari e Focacci hanno percorso a ritroso i viaggi dell’autoarticolato, scoprendo che quasi sempre la stazione di ingresso in autostrada era Alessandria. Non solo: da alcune scritte sulla fiancata sono riusciti anche a risalire all’azienda proprietaria del Tir che, oltretutto, è spezzina. L’uomo aveva modificato un numero della targa del mezzo pesante ( un 9 era diventato 8 ) facendolo combaciare esattamente con quella dell’ignaro M.V.

Una stupidaggine completamente inutile, dato che l’azienda spezzina per cui lavora gli forniva gratis un congruo numero di tessere via card che evidentemente utilizzava in maniera diversa. Una stupidaggine che gli costerà molto car: è stato denunciato all’autorità giudiziaria per insolvenza fraudolenta e alterazione della targa.

FONTE:

IlSecoloXIX.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *