Questo convegno intende offrire un’occasione di confronto su “quale futuro” possa o debba avere la sport- terapia nel trattamento riabilitativo della persona con lesione midollare. Lo stimolo a questa riflessione è attualmente offerto dal palcoscenico delle eccellenze della performance sportiva delle Olimpiadi appena terminate e dalla consolidata collaborazione tra INAIL e il CIP.
Collaborazione che “vede la pratica sportiva e l’avviamento allo sport strumento imprescindibile per un ottimale recupero psicofisico delle persone trattate nell’ambito di progetti protesico-riabilitativi personalizzati1”.
Grazie a questa apposita convenzione, i due enti assumono “reciproci impegni per il sostegno della pratica sportiva, la promozione e la diffusione della cultura sportiva quale strumento attivo di reinserimento sociale e lavorativo delle persone disabili, con particolare riguardo ai disabili da lavoro”
Paradigma di riferimento è il documento per la consultazione pubblica del Ministro Sacconi: “LA VITA BUONA”
– Libro verde sul futuro del modello sociale”. Questa proposta intravede il futuro
del modello sociale nella prospettiva della “vita buona nella società attiva”, invitando attori istituzionali, politici e sociali a interrogarsi sia sugli aspetti economici (derivanti da disfunzioni, sprechi e i costi del modello attuale), e in particolar modo su quelli progettuali e culturali che dovrebbero guidarne la transizione verso un nuovo modello fondato sul binomio opportunità – responsabilità. Rilevante in tal senso è l’affermazione contenuta nel libro verde che qui riportiamo : “Un Welfare delle opportunità che si rivolge alla persona nella sua integralità, capace di rafforzarne la continua autosufficienza perché interviene in anticipo con un’offerta personalizzata e differenziata, stimolando comportamenti e stili di vita responsabili, condotte utili a sé e agli altri.”
Il futuro della sport terapia in questa nuova visione è quindi quello di promuovere l’empowerment della persona attraverso:
acquisizione dell’indipendenza nelle attività della vita quotidiana e l’inclusione sociale promosso dalla sport terapia in un continuum che parte4 dalla fase riabilitativa e si dirige verso quella agonistica o amatoriale;
processo di responsabilizzazione che da paziente “oggetto di cure” lo porti ad essere soggetto attivo nel perseguimento della qualità della vita, e che personalmente partecipa alla prevenzione adottando stili di vita attivi.
In quest’ottica di evoluzione culturale e progettuale degli interventi socio-sanitari guidati dai principi dell’economicità, dell’opportunità e della responsabilità, è strategico individuare i possibili elementi di cerniera fra i servizi sanitari e quelli sociali. Sport terapia, così come le più attuali tecniche di teleriabilitazione, possono essere strumenti fondamentali per favore il progressivo trasferimento del sostegno al recupero post traumatico dall’ospedale al territorio.
Questo confronto potrà dunque aiutarci a definire il futuro della sport terapia evidenziando l’opportunità di creare un ambito professionale specifico per far agire le differenti figure facenti parte del complesso processo che ruota attorno al percorso di ritorno all’indipendenza nella vita di relazione.
Il Convegno, partendo dalla sport-terapia, sarà momento e pretesto di discussione e confronto tra i vari attori istituzionali impegnati nel promuovere l’indipendenza della persona con lesione midollare.
Relatori e Moderatori
Prof. Sergio Aito, Direttore Unità Spinale dell’Ospedale di Careggi, Firenze
Prof.Marco Bernardi, Responsabile Ricerca e Classif icazioni del CIP
Dott. Massimo Carboni, Club Subacqueo Scaligero, Verona
Dott. Claudio Carta, Presidente Comitato Re- gionale Veneto CIP
Dott.ssa Feliciana Cortese, Direttore Diparti- mento Funzionale di Riabilitazione, A.ULSS 6, Vicenza
Prof. Donatella Donati, Responsabile Centro Regionale Attività Motorie Sportive Adattate Facoltà Scienze Motorie, Università di Verona
Prof. Antonio Fiaschi, Direttore Dipartimento
Scienze Neurologiche e della Visione, Univer- sità di Verona
Prof.Carlo Morandi, Preside Facoltà di Scien- ze Motorie, Università di Verona
Dott.Pietro Paone, Direttore regionale INAIL Veneto
Carlo Piccoli, olimpionico di nuoto Dott. Lorenzo Roata, giornalista sportivo
Prof. Federico Schena, Facoltà di Scienze
Motorie, Università di Verona
Dott. Andrea Stella, velista
Come raggiungerci
In Auto:
uscita Verona-Sud o Verona-Nord. Seguire le indicazioni per Centro Città
In Treno:
stazione Verona Porta Nuova. Autobus linea 11- 12-13, scendere fermata Piazza Brà o Corso
Porta Nuova
Parcheggi limitrofi:
Arena, Arsenale, Via Pallone
Per ulteriori informazioni: www.comune.verona.it
Info:
Motorie.Univr.it