Coco Loco Padova: Esito delle finali di Coppa Italia

Li tenevano tutti d’occhio già durante lo scorso campionato, che hanno attraversato con performances che si sono fatte notare in più occasioni. Una squadra relativamente giovane, mai salita alla ribalta prima, mieteva vittorie e soprattutto mostrava una capacità di gioco di squadra fuori dal comune.

Non per niente i Coco Loco Padova lo scorso maggio sono arrivati – prima volta nella loro carriera sportiva – a fronteggiare i già campioni in carica Thunder Roma nella finalissima del campionato italiano di hockey in carrozzina elettrica del 2012. Hanno perso ma per un soffio.

Lo stesso presidente della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey) Antonio Spinelli in quell’occasione dichiarò che se avessero vinto i padovani non avrebbe avuto niente da ridire: entrambi i team meritavano il massimo riconoscimento.

E ora, finalmente, il caso Padova esplode: domenica si sono disputate le finali di Coppa Italia e di nuovo i veneti si sono trovati davanti i capitolini per la sfida finale.

A differenza dell’altra volta, però, ce l’hanno fatta. È loro la Coppa Italia 2012. I Thunder probabilmente non se l’aspettavano questo esito, e non sono gli unici.

I primi tre tempi sono infatti andati secondo le previsioni, con i romani in testa. Il quarto tempo però ha lasciato tutti a bocca aperta. I Coco Loco, che comunque avevano giocato con tempra e coraggio anche fino a quel momento, si sono lanciati in un’azione spinta al limite, concentrati e positivi. In pochi minuti hanno trasformato l’esito della partita, pareggiando e poi distanziando i campioni latini di due punti, per un finale di 5 a 3.
Sono un caso, i Coco Loco, che secondo Spinelli significa una cosa sola: «Il nostro movimento negli ultimi anni è in crescita dal punto di vista tecnico, le squadre sono riuscite ad aumentare il loro livello e a farlo velocemente.

La vittoria dei Coco Loco è un messaggio incoraggiante per tutte le squadre: i risultati e le classifiche non sono mai scontati ed è possibile crescere tecnicamente anche in tempi brevi».

La storia Padova-Roma, per la cronaca, pare essere solo all’inizio. Dopo il confronto in finale di campionato e ora questo di Coppa Italia, e dopo questi esiti contrapposti, c’è un’altra partita che li attende e che terrà con il fiato sospeso tutti i fan di questa disciplina unica nel suo genere, perché capace di accogliere tra i suoi atleti anche giocatori con disabilità molto gravi, che giocano fino a che ce la fanno.

Lo ha fatto fino in ultima Stefano D’Andrea, morto giovedì 13 settembre mentre pensava che avrebbe partecipato alle finali di Coppa Italia con i suoi compagni di squadra, i Coco Loco. La sua dolorosa assenza è stata una marcia in più per il team padovano che è sceso in campo con i segni del lutto sulla maglietta e ha dedicato ogni minuto di gioco e la vittoria al caro compagno.

Barbara Pianca per FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey)

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