Cristina Acquistapace: ragazza down ha preso i voti.

Candele Quella di Cristina è una vocazione come tante. Un’esperienza missionaria in Africa che lascia il segno, la scoperta di un Amore più grande, la scelta di donare in modo definitivo la propria vita. Cristina però vive una dimensione diversa da quella che si è soliti definire “normalità”: oltre alla vocazione, come ama dire lei stessa, “ha qualcosa in più degli altri”, un cromosoma in eccesso nella “coppia 21”. Una condizione nota come “sindrome di Down”.

La sua realtà in altri tempi l’avrebbe etichettata; eppure Cristina vive tutto come una “benedizione”.
Sabato scorso, dopo cinque anni di preparazione, il vescovo di Como, mons. Alessandro Maggiolini l’ha consacrata, accogliendo il suo desiderio di entrare nell’Ordo Virginum, una congregazione di suore laiche.
“Non riuscirò mai a ringraziare abbastanza i miei genitori per avermi fatta nascere – ha detto – sono felice e cosciente degli impegni che oggi ho assunto: mi sento pronta ad affrontarli”.
Cristina ha raccolto così i frutti di un cammino intenso, cominciato dieci anni fa, durante un viaggio in Kenya insiema ad una zia suora, missionaria.
“La sua vocazione – hanno detto le amiche dell’Ordo Virginum – è una splendida testimonianza di fede.
Con il vescovo, fin da subito, abbiamo accolto con gioia la sua domanda: Cristina è una donna molto autonoma, ha sempre seguito i momenti di formazione e i ritiri spirituali dimostrando, durante la condivisione, grande memoria e capacità di cogliere ciò che è essenziale”.

Un’essenzialità percepibile nella sua quotidianità, come dimostra una sua testimonianza, pronunciata qualche anno fa ad un convegno.
Un testo che vi proponiamo in versione integrale…

“Sono Cristina Acquistapace, una ragazza di 25 anni con la Sindrome di Down.
Sono nata e vivo in Italia in un luogo chiamato Valtellina. La mia famiglia è formata da 5 componenti: oltre a me, vi sono mia madre, mio padre, una sorella più giovane di un anno e mio fratello che ha 11 anni. Io sono nata nel 1972; a quel tempo, non vi erano le Associazioni che esistono ora: con me, c’erano solo mia madre e mio padre e intorno a noi, c’era l’ignoranza umana.
Questa, comunque, non ha avuto influenze realmente negative.

Ho proceduto nella frequenza della scuola; dalla scuola materna a quella elementare, da questa alla Scuola Media Inferiore e da lì alla Scuola superiore.
Grazie a mamma e papà che non mi hanno segregato in casa o inviato in un istituto ma, al contrario, mi hanno messo in contatto con la gente, in breve tempo mi sono fatta molti amici e mi sono anche innamorata, imparando molte cose importanti.
Grazie a loro, ho potuto andare a trovare e vedere mia zia che è suora Missionaria in Kenya (Africa) dove ho potuto vivere la mia reale “storia infinita”.
Di fronte a una così grande povertà, mi sono ritrovata e sentita fortunata e felice. E’ stato così bello! Un’esperienza che non vorrei cambiare con nessun riconoscimento, ma è impossibile renderla solo attraverso le parole; voi dovete vedere con i vostri occhi, proprio come ho fatto io.

La sindrome di Down, anche se ha costituito talvolta per me un peso, nel mio modo di pensare non ha mai costituito una maledizione bensì una benedizione (grazia); forse è stata una prova per vedere se, nonostante tutto, io possa vivere una vita piena, una vita come tutti gli altri.
Io sono convinta che vi sia stato anche un incentivo per me stessa, nel dimostrare che sono come chiunque altro, una specie di sfida, dopotutto. Una sfida che io ho accettato e che mi stimola a fare del mio meglio e a impegnarmi profondamente per ottenere quanto il mio cuore desidera.
Non ho mai preso in considerazione la mia diversità in quanto non mi sento diversa da nessuno.
Mi sono sempre considerata come gli altri in quanto, come tutti, io sogno, spero e desidero, provo dei sentimenti, gioco. In una sola parola, io vivo.

Le persone con Sindrome di Down hanno i medesimi diritti e doveri degli altri: forse non possono fare alcune cose, ma sono in grado di farne altre. Io, per esempio, non mi metto in testa di guidare l’automobile in quanto, per i miei problemi di vista, non sarei in grado di farlo ma persevero nel sostenere di essere idonea a prestare aiuto agli altri in quanto so che sono in grado di farlo.
Le persone danno prova di intelligenza nel momento in cui accettano i loro limiti e investono le loro energie e capacità in quanto sono in grado di fare.

Nel mio futuro, vi sono molte aspirazioni; una di queste, è quella di prendere i voti e dedicarmi interamente alla scelta religiosa. Anzitutto, perché sento di essere stata chiamata e in secondo luogo, perché c’è troppa povertà nel mondo: povertà spirituale, soprattutto, e la Chiesa ha bisogno di me, delle mie preghiere e della mia dedizione incondizionata.
Ho sempre desiderato offrire il mio cuore a Dio e agli altri; non voglio essere felice io sola; devo dare il mio amore a tutti e non solo a mio marito e ai miei figli, per esempio, perché io sono in grado di farlo”.

WWW.KORAZYM.ORG
 

5 pensieri su “Cristina Acquistapace: ragazza down ha preso i voti.

  1. Ti ho vista qualche tempo fa in televisione ho visto una bellissima e dolcissima ragazza con una serenità invidiabile, sono sicurissima che le persone che aiuterai ti porteranno sempre nel cuore. Un grande bacio

  2. Stavo guardando lal computer e ho visto il tuo sito.
    Molti auguri per il tuo lavoro, il mondo ne’ha bisogno, mi congratulo in te
    per il tuo ampio lavoro.
    Pure io sono nato in Valtellina a Cosio Valtellino, da mamma di Sacco e papa’ di Gerola
    ora abito in Australia. Sono molto orgoglioso di avere una grande anima col mio
    cognome. Auguri di nuovo per il tuo lavoro,

    ciao Elio Acquistapace

  3. Complimenti Cristina!! Ammiro la tua forza e la tua dedizione! (mi chiamo elisa e sono una ragazza del liceo di morbegno che sei andata a trovare pochi giorni fa!)..è stato bellissimo ascoltare le tue parole!

  4. Ciao Cara Cristina Acquistapace,Sono Un Ragazzo Disabile,Mi Chiamo Oreste F.Ho 28 Anni e Sono Idrocefalo e Miope. Vivo a Dronero(Cn) Sono Un Ragazzo Impegnato Nella Parrocchia Come chierichetto,e Sono Inserito Nella Comunità Papa Giovanni XXV (Don Oreste Benzi).
    Mi Ha Fatto Piacere Leggere La Tua Storia;Mi Ha Incuriosito Una Cifra,Vorrei Avere il tuo stesso cammino vocazionale e Vorrei Diventare Sacerdote Come Te,Consacrandomi a Dio Padre.
    Vorrei Averti Come Amica Di Penna,Così ci scrivermo. Un Bacio Grande Da Oreste F.Da Dronero(Cn)
    Questo è Il Mio Indirizzo Di Posta
    Fontana Oreste
    Via XXV Aprile 31/A Int.14/B
    12025 Dronero(Cn)Italia
    O171905653
    A Presto,Oreste Fontana

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